L’ipotesi è quella di vere e proprie gare d’appalto truccate. I reati ipotizzati dagli inquirenti sarebbero turbativa d’asta, abuso d’ufficio, concussione, corruzione e associazione a delinquere.
Secondo le prime sommarie informazioni ad aggiudicarsi i lavori sarebbero state, infatti, sempre le medesime imprese, alle quali sarebbero finiti anche ingenti compensi per il rifacimento di strade, marciapiedi e altre opere pubbliche.
Il primo blitz della Guardia di Finanza questa mattina è avvenuto ad Aquaviva di Isernia, dove nel piccolo paese gli uomini delle Fiamme Gialle, dopo essersi recati in alcune abitazioni private hanno fatto visita nella sede del Municipio.
I controlli però sono partiti in tutti gli altri comuni coinvolti, dove gli inquirenti in queste ore sono a lavoro per acquisire i carteggi necessari a dimostrare l’impianto accusatorio sotteso all’inchiesta messa in piedi.
Sulla vicenda la Finanza mantiene però il più assoluto riserbo, ma intanto in queste ore negli ambienti coinvolti è un susseguirsi di telefonate e la politica locale sembra sia tornata a tremare.