“Il Decreto Legge Mezzogiorno contiene misure che, insieme ad altri senatori, avevo richiesto al Governo per stimolare la crescita economica del Sud del Paese”. Così sul tema esordisce il senatore del Pd, Roberto Ruta che, in fase di conversione al Senato del Decreto, ha presentato numerose proposte di modifica, sia di respiro nazionale, sia con un’incidenza maggiormente diretta al territorio regionale.
In un’apposita conferenza stampa, Ruta si è, infatti, soffermato sulla questione delle Zone Economiche Speciali istituite dal decreto e che potrebbero, però, vedere escluso il Molise, così come anche l’Abruzzo e la Sardegna. Dunque, in ottica di lavoro di squadra, auspicato ed evidenziato solo qualche giorno fa da Micaela Fanelli, Ruta ha presentato un emendamento sulla questione, chiedendo “l’istituzione delle ZES in ogni regione del Mezzogiorno d’Italia, anche in deroga alla disciplina comunitaria purché in presenza di un’area portuale”. Un modo, insomma, per garantire anche a Termoli di farne parte.
Gli altri emendamenti presentati dal senatore campobassano riguardano poi: la decontribuzione per 24 mesi, anziché dodici, per le nuove assunzioni effettuate dalle imprese operanti nel Mezzogiorno d’Italia, se effettuate entro il 31 dicembre 2017; la possibilità di sancire con legge la proroga di un anno degli ammortizzatori sociali per gli ex lavoratori della Gam, anche in forza degli ordini del giorno che il Governo ha approvato sia al Senato sia alla Camera del Deputati; l’estensione della misura “Resto al Sud” già assicurata agli agricoltori, anche al settore della pesca produttiva.
Sempre Ruta ha, inoltre, presentato un ordine del giorno che “impegni il Governo a prevedere nella prossima legge di bilancio un taglio strutturale del cuneo fiscale per i contratti a tempo indeterminato, con particolare riguardo alle assunzioni dei lavoratori al di sotto dei 35 anni e al di sopra dei 50, al fine di aumentare la competitività delle imprese, aumentare la retribuzione netta dei lavoratori e rilanciare l’economia e il mercato del lavoro in Italia”.
“L’impegno richiesto con l’ordine del giorno – ha commentato Ruta – è una battaglia che porto avanti da anni e che sembra che il Governo finalmente voglia adottare come misura strutturale già nella prossima legge di bilancio. Infine, l’occasione è utile per comunicare che in commissione agricoltura non ho votato la ratifica del Trattato tra l’Unione Europea e il Canada, cosiddetto Ceta, e che voterò contro in Aula perché quell’accordo contraddice le battaglie portate avanti in questi quattro anni in commissione agricoltura, alcune con successo, come ad esempio per l’etichettatura dei prodotti lattiero-caseari. La tutela dei consumatori, il diritto di conoscere la qualità dei prodotti attraverso un’etichetta ‘narrante’ e la tutela del Made in Italy insieme al contrasto all’italian sounding e a ogni forma di contraffazione non possono essere messi in discussione da un Trattato che va invece – ha poi concluso – nella direzione opposta”.