Ha agito quando il titolare dell’attività in Piazza Pepe aveva appena chiuso il locale. Gli ha chiesto dei soldi, poi gli ha sferrato un pugno e gli ha rubato la borsa con il computer che aveva addosso. La vittima è il titolare del caffè ‘Vanilla’, aggredito alle prime luci dell’alba di domenica 4 novembre, mentre si trovava insieme a un suo dipendente, poco distante dal suo locale.
Il malvivente, un cittadino libico di 32 anni, ospite di un centro d’accoglienza del capoluogo, è stato rintracciato poco dopo dalla Polizia.
La descrizione della vittima, fornita agli inquirenti, è stata fondamentale per rintracciare il 32enne nei pressi di via Sant’Antonio Abate, ancora in possesso del pc rubato.
Una volta negli uffici della Questura, dove è stato condotto per i rilievi di rito, l’uomo ha dato di matto. Ha prima inveito contro i poliziotti e poi ha ingerito le graffette della spillatrice. Solo grazie all’intervento degli agenti è stato evitato il peggio.
Il 32enne è stato soccorso dai sanitari del 118 e, una volta all’ospedale ‘Cardarelli’ di Campobasso, è stato necessario somministrargli dei calmanti.
Dopo la visita medica, l’uomo è stato condotto in carcere a disposizione dell’autorità giudiziaria per i reati di rapina, resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento.
L’extracomunitario aveva richiesto asilo politico ed era ospite in una struttura di accoglienza della città, ma in base ad alcune testimonianze si tratterebbe di un soggetto “violento, con un’aggressività spiccata”.
Secondo la Polizia il giovane sarebbe, infatti, responsabile di una serie di atti di prevaricazione e minacce che non sarebbero state denunciate dalle vittime per paura di subire ritorsioni. Proprio per far luce su tali aspetti, proseguono le indagini della Polizia.