L’estate è entrata nel vivo ed in pieno periodo di vacanze l’attività della Polizia di Stato della Questura di Campobasso, non ha trovato sosta, vedendo un mese di luglio inteso di servizi tesi al contrasto dei reati di particolare allarme sociale e durante il quale si sono raccolti anche i frutti di tutte quelle attività svolte in passato in sinergia con la locale Magistratura che, coordinando le indagini, ha permesso di assicurare alla giustizia individui che si sono resi autori di crimini di diversa natura.
I principali risultati ottenuti nel solo mese di luglio, iniziando dalla condanna a 24 anni di reclusione ed al sequestro probatorio di 90.000 euro a carico del principale protagonista dell’operazione “Pensa”.
L’attività investigativa ha debellato un sodalizio dedito al traffico di sostanza stupefacente con 14 indagati e 6 misure cautelari, il cui maggiore attore aveva nascosto gli illeciti profitti, proprio 90.000 euro, murandoli in una parete del soffitto.
Uno dei fatti che ha creato maggior allarme sociale nella popolazione del capoluogo è stato il furto di un computer portatile in uso ad una associazione di persone down, nei cui locali i malfattori si erano introdotti asportando il prezioso strumento informatico, che gli uomini della Squadra Mobile hanno rinvenuto nella
disponibilità di quattro pregiudicati campobassani, per tale ragione sono stati deferiti alla competente A.G..
Importante risultato si è ottenuto anche nella individuazione dell’autore del furto avvenuto lo scorso 2 luglio presso la farmacia “Comunale 2” , ove erano stati asportati alcuni profumi; il responsabile, un ventottenne campobassano, già pregiudicato, in occasione della perquisizione, durante la quale fu rinvenuta la refurtiva, fu trovato in possesso anche di eroina e pertanto deferito sia per il reato predatorio sia per la detenzione ai fini di spaccio.
L’assidua attività della Squadra Mobile ha interessato anche la costa molisana ove numerosi controlli hanno permesso di segnalare diversi individui per uso personale di droga e consentito l’arresto nella flagranza di reato di spaccio di un giovane pusher di Termoli, trovato in possesso di una significativa quantità di marijuana, cocaina e eroina.
Anche nel campo dello sfruttamento della prostituzione si sono avuti riscontri positivi individuando tre cittadine straniere che, oltre ad effettuare la predetta professione, non disdegnavano di consumare stupefacente ed infatti venivano trovate in possesso di una piccola quantità, per cui sono state sanzionate in via amministrativa.
Lo scorso 17 luglio personale della squadra mobile ha eseguito una ordinanza di allontanamento dalla casa familiare e divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalle parti offese, nei confronti di un commerciante di Campobasso che si era reso autore di maltrattamenti in famiglia.
Sempre nello stesso periodo è stata eseguita l’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di un cittadino rumeno che si era reso autore di una rapina a mano armata nei confronti della titolare di una piccola attività commerciale in via Orefici.
Il controllo delle piazze di spaccio nel decorso mese estivo è stato particolarmente inteso, infatti il 24 luglio sono stati deferiti alla autorità giudiziaria per il reato di spaccio di sostanza stupefacente altri due giovani, un campobassano ed un cittadino del Ghana, trovati nella flagranza di cessione di droga, così come sono stati segnalati alla Prefettura di Campobasso i loro clienti e, sempre nell’ambito del contrasto alla produzione di stupefacente, è stata sequestrata un piccola piantagione casalinga di marijuana e denunciato l’improvvisato agricoltore .
Hanno raggiunto la somma di circa 50 anni di reclusione, le condanne inflitte agli autori dei reati di spaccio individuati nell’ambito delle operazioni “Alcatraz” e “pinocchio”, che avevano visto complessivamente 37 indagati e 13 misure cautelari con oltre 200.000 euro sequestrati; in ordine temporale negli ultimi giorni sono state eseguite altre due ordinanze di sottoposizione alla detenzione domiciliare di altrettanti soggetti resisi responsabili di reati legati al traffico di stupefacente.