A Vinchiaturo, in una villa nelle vicinanze del bivio conosciuto come le ‘Quattro Vianove’, il 5 giugno 2018 perse la vita Enzo Nardacchione, 69enne molto conosciuto nella zona, esperto di impianti elettrici e appassionato di fotografia.
In un primo momento, la scomparsa fu catalogata come morte naturale, ma una bruciatura su un dito spinse la Procura di Campobasso a vederci chiaro e il 14 giugno, nove giorni dopo, fu disposta la riesumazione del cadavere per l’autopsia, che ha rivelato come la morte dell’uomo fu dovuta a folgorazione.
Enzo Nardacchione stava lavorando nella villetta di un amico all’impianto di irrigazione.
Lo scorso 10 marzo si sarebbe dovuta tenere l’Udienza Preliminare, rinviata al 13 ottobre 2020 causa del lockdown per l’emergenza sanitaria. I familiari di Nardacchione, ora, aspettano la nuova ricalendarizzazione per un caso di cui si parlerà ancora a lungo.