Le festività pasquali in città sono trascorse offrendo un bilancio sicuramente positivo in merito all’osservanza, da parte dei cittadini, delle misure da adottare per il contenimento della diffusione del virus Covid-19 impartite per l’occasione, con un rinnovato vigore, dagli organi istituzionali e dai rappresentanti delle Forze dell’Ordine.
“A Campobasso i cittadini hanno mostrato, nei giorni appena andati in archivio, rispetto per le leggi e per le indicazioni più volte ribadite in merito ai comportamenti da tenere per evitare di creare nuove occasioni possibili di contagio, a dimostrazione – ha dichiarato il sindaco di Campobasso, Roberto Gravina – che in generale i campobassani stanno rispondendo a questo lungo periodo che stiamo nostro malgrado attraversando, con senso di responsabilità. Le eccezioni esistono, qui come purtroppo in ogni altra città, ma sono sempre state circoscritte. Ad un mese dall’inizio delle restrizioni imposte dal Governo è naturale che stia subentrando in ognuno una certa stanchezza psicologica che si somma alla preoccupazione per la perdita, in molti casi, delle possibilità reddituali. Ciò che stiamo attraversando, inutile rimarcarlo, è una novità drammatica per tutti, ma senza questa reclusione forzata non avremmo potuto fronteggiare ciò che di negativo e mortale questo virus ha portato con sé nelle nostre vite”.
Le misure di contenimento del virus hanno avuto un effetto positivo sull’indice di riproducibilità del Sars-Cov-2, facendolo diminuire già dai primi giorni dopo l’applicazione sia in Lombardia che, con un certo ritardo temporale, nelle altre regioni. È ciò che emerge anche dallo studio che i ricercatori dell’ISS e della Fondazione Bruno Kessler di Trento hanno condotto.
“In città, come Asrem conferma, dopo gli oltre 100 tamponi processati nelle ultime ore e gli zero casi del giorno prima, oggi sono stati riscontrati 3 casi di positività. Non ci sono nuovi focolai, gli ultimi casi riscontrati sono tutti familiari conviventi di persone positive, quindi si tratta di soggetti già costretti in quarantena in casa – ha specificato il sindaco – Inoltre, le persone che devono ricorrere alle cure ospedaliere sono davvero poche, sempre meno, e questo è oggettivamente un dato positivo molto importante in termine di gestione del fenomeno. Tuttavia, è bene rendersi conto che se è vero che gli effetti delle restrizioni sociali operate porteranno i loro frutti sperati man mano che il tempo passa, la dimensione del raggiungimento del cosiddetto periodo di Contagio 0 è un capitolo ancora lontano da venire e bisogna esserne oggettivamente consapevoli, in modo tale da non attenuare le attenzioni e far sì che le occasioni di contagio continuino ad essere il più possibile limitate”.