A conclusione del processo contabile avviato a seguito di accertamenti condotti dalla Guardia di Finanza di Campobasso, la Sezione Giurisdizionale per la Regione Molise della Corte dei Conti ha condannato quattro dirigenti della locale Azienda Sanitaria Regionale per danni erariali quantificati in circa trecentomila euro.
La vicenda si riferisce alla elargizione a pioggia di retribuzioni accessorie a favore del personale dirigente contestata dalla Procura Regionale della Corte dei Conti di Campobasso che delegava nel 2014 accertamenti al Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza.
Le Fiamme Gialle così, nell’ambito della operazione rain awards, hanno spulciato la documentazione amministrativa della A.S.R.E.M. constatando che quattro posizioni apicali della Dirigenza avevano elargito le indennità di risultato a partire dall’anno 2009 indistintamente a tutto il personale dirigente, senza alcun collegamento con la valutazione di rendimento dei singoli ovvero del raggiungimento degli obiettivi di periodo.
Le attività istruttorie, che interessavano l’arco temporale dal 2009 al 2011, condotte in stretta sinergia con il Procuratore Regionale Dr. Stefano Grossi ed il Sostituto Procuratore Generale Dr. Roberto D’Alessandro, portavano così i finanzieri molisani a segnalare un possibile danno erariale quantificato in complessivi dieci milioni di euro e, relativamente al solo 2009, di circa 1.800.000.
A conclusione dell’istruttoria condotta dalla Procura Regionale a seguito dei conseguenti “inviti a dedurre”, veniva disposta la citazione in giudizio dei dirigenti.
Su quei fatti, si esprimeva la Sezione Giurisdizionale con il collegio presieduto dal Dr. Tommaso Viciglione, che, con la sentenza n. 22/2019 accogliendo sostanzialmente le tesi della Procura Regionale, condannava i quattro dirigenti al risarcimento del danno erariale.
È importante rimarcare come l’attività della Procura Regionale della Corte dei Conti, oltre ad accertare il danno erariale, abbia prodotto il cosiddetto “effetto conformativo” ovvero l’attitudine dell’azione repressiva a provocare l’interruzione di comportamenti dannosi e
l’adozione di condotte conformi ai canoni di economicità, trasparenza, efficacia ed efficienza della Pubblica Amministrazione.
Obiettivi realizzabili attraverso il rafforzamento dell’attività di contrasto agli abusi e agli sprechi nel settore della spesa pubblica – con particolare riferimento al comparto della sanità – che, inevitabilmente, incidono fortemente sui bilanci degli Enti pubblici locali, per i quali la Guardia di Finanza rappresenta il principale referente operativo della magistratura contabile proprio in quei procedimenti tesi al risarcimento dei danni cagionati alla Pubblica Amministrazione.
Nel solo anno 2018, le Fiamme Gialle molisane hanno segnalato 49 soggetti accertando danni erariali per oltre 16 milioni di euro.