In migliaia tra le strade di Larino per partecipare al dolore della famiglia Cesaride e per protestare contro la riorganizzazione sanitaria in Molise. A scendere in piazza tanti cittadini, oltre mille, insieme al Forum della Sanità per la Difesa della Sanità Pubblica, al Comitato Pro Cardarelli e a tantissime associazioni.
In piazza anche diversi sindaci molisani, i consiglieri regionali Greco e Fontana, la deputata Occhionero.
Zona di ritrovo, nonché simbolo della negativa riorganizzazione sanitaria, l’ospedale ‘Vietri’ di Larino, che da punto di eccellenza della sanità molisana si ritrova a essere un ambulatorio o poco più. Il nosocomio, infatti, ha subito un ridimensionamento di estreme proporzioni, perdendo, in ultimo, anche il Punto di Primo Intervento, al fine di lasciare spazio soltanto al 118.
A caratterizzare questo nuovo corteo, il silenzio. Un rumore sordo per esprimere cordoglio alla famiglia del 47enne Michele Cesaride, larinese scomparso a causa di una emorragia cerebrale e, soprattutto, dopo aver atteso troppo per trovare una struttura dove eseguire una semplice Tac.
Ora è inutile guardare indietro e fare lo scaricabarile. La politica molisana deve intervenire, il prima possibile. Strutture d’eccellenza sì, ma un occhio di riguardo, soprattutto, per gli ospedali pubblici, ossia quelle strutture che assicurano la presenza costante sull’intero territorio molisano: da Venafro a Termoli, passando per Isernia, Agnone, Campobasso e Larino. Prendere la situazione di petto, andare sui tavoli romani e ricordare come in Molise, nel 2018, si muoia ancora di malasanità.