Parenti, amici, ma anche semplici conoscenti: in tanti sono voluti essere presenti per i funerali. Bojano è ancora un paese sgomento per ciò che è accaduto.
È stato un infarto a spegnere per sempre il sorriso di Danilo e la sua incontenibile gioia di vivere. È accaduto a Milano, città dove il giovane, dopo una brillante carriera universitaria, aveva trovato lavoro. Ma Danilo non aveva rinunciato o dimenticato le sue radici molisane, anzi. E non solo perché i suoi familiari e la sua fidanzata vivevano a Bojano, ma perché il Molise restava la sua terra e, lui stesso era diventato protagonista di una serie di iniziative per promuovere la ventesima regione oltre i confini nazionali insieme agli amici del gruppo CalcioCavallo F.C., di cui indossava la divisa da gioco.
E il ricordo commosso di Danilo, che gli amici più stretti chiamavano Saba, in quella chiesa così affollata è affidato proprio ai suoi coetanei con i quali trascorreva il tempo libero a Milano. “Non sarà facile continuare ciò che abbiamo creato insieme a te, ma grazie al tuo sorriso, alla tua ironia, alla tua passione, alla tua voglia di vivere andremo avanti solo e unicamente nel tuo ricordo. Sei e sarai sempre il nostro guerriero sannita”, dicono i ragazzi del gruppo nelle parole che vengono lette da Gianluca Mastropaolo, mentre le lacrime di chi le ascolta non riescono a essere contenute.
Commosso anche il saluto affidato all’omelia di don Giovanni di Vito che è stato anche un insegnante di Danilo. “Grazie per quello che ci hai donato, per quello che sei stato. Sei entrato nella nostra vita con semplicità, senza malizia e con un cuore capace d’amare”, ha detto il sacerdote. E il feretro bianco è stato portato a spalla proprio da quegli amici con cui Danilo aveva condiviso la sua gioia di vivere e il suo entusiasmo. Un modo per dirgli grazie di esserci stato, per troppo poco tempo ma di sicuro in un modo impossibile da dimenticare.