LAURA VENEZIA
Sono le 7 del mattino del 5 Gennaio 2023, è ancora buio e Roma è avvolta in una fredda bruma, che ha fatto sparire con un gesto da prestigiatore la cupola di San Pietro.
Sono a Città del Vaticano e al primo varco per l’ingresso stampa ci sono già tanti tra i mille colleghi operatori media e video accreditati per un evento che resterà nella Storia: le esequie del Papa Emerito Benedetto XVI.
Seguo già da qualche tempo il Vaticano, ma confesso che questa mattina sono molto emozionata, tanto che mentre mi avvio per la misteriosa scala a chiocciola che si avvita fino alla terrazza del braccio di Carlo Magno, vengo assalita dal terrore che non riuscirò a produrre delle buone fotografie. Poi inizio a chiacchierare con i colleghi, l’emozione è fortissima e palpabile come la nebbia, che con le sue fredde dita stempera le mie paure. Inizio a scattare e all’improvviso mi sembra tutto magico: la piazza gremita di fedeli, il canto sommesso e meraviglioso del coro, poi il cuore si stringe quando la bara del Papa Emerito fa il suo ingresso e l’applauso scrosciante di presenti diventa una specie di rete dell’amore che ci avvolge tutti.
Noto che anche la mia “collega di ringhiera” (i fotografi sono tutti affacciati alla ringhiera punteggiata dalla lunga teoria di statue d santi), la fotografa brasiliana Joyce, ha come la sottoscritta mani rosse come aragoste, ma non abbiamo il tempo per lamentarci del freddo. Ogni istante della funzione è imperdibile e certo l’istante più atteso ed emozionante è l’omaggio di Papa Francesco al feretro del Papa Emerito.
Un momento di pura commozione, che porterò nel cuore come giorni trascorsi a documentare un evento triste, ma che testimonia della passione che la Chiesa può ancora accendere tra i fedeli, in un mondo incerto che ha sempre più bisogno d credere e di amare.
La galleria fotografica di Laura Venezia