Commozione e ancora tanta rabbia per quanto successe il 31 ottobre 2002, quando il terremoto che colpì il Molise provocò il crollo della scuola sotto le cui macerie morirono 27 bambini e la loro maestra.
La cerimonia commemorativa di San Giuliano di Puglia, con i rintocchi della campana alle 11,32, è sempre emozionante e sono tante le domande che tutti si pongono coloro che si recano nel centro molisano, ferito venti anni fa. Una ferita impossibile da rimarginare.
A tributare il proprio pensiero, al termine della conferenza stampa seguita alla seduta del Consiglio dei Ministri, anche il premier Giorgia Meloni, che ha ricordato anche il tema che il Governo porterà avanti sulla sicurezza degli edifici scolastici.
Il Ministro dell’Interno Piantedosi, in una nota stampa, ha voluto esprimere, con un messaggio inviato al Sindaco Ferrante, la sua sentita, profonda vicinanza a quella civica comunità, che ha dovuto, nella straziante circostanza, affrontare “….una perdita che, oltre al dolore, recherà per sempre nella memoria del nostro Paese il tormento per non aver saputo garantire ai propri figli un luogo dove crescere sicuri”.
Il Ministro dell’Interno ha, nell’occasione, inteso rammentare il dovere di “noi tutti, cittadini e rappresentanti delle Istituzioni, di coltivare il ricordo di quanto accaduto: è anche grazie alla memoria della tragedia che continuiamo ad approfondire e migliorare gli strumenti e le tecniche per prevenire e, ad ogni costo, mitigare gli effetti di un sisma”.
Il Ministro Piantedosi, nell’esprimere il proprio rammarico per non poter essere a San Giuliano di Puglia nel giorno della commemorazione per concomitanti impegni istituzionali, ha voluto assicurare comunque la presenza dello Stato “ attraverso la Prefettura di Campobasso, che non mancherà, in questa come in ogni altra circostanza, di assicurare la propria vicinanza alla Sua comunità” .
Nel rendesi partecipe delle sentite parole di vicinanza del Ministro, il Vicario Reggente della Prefettura di Campobasso, Elvira Nuzzolo, ha preso parte alla cerimonia che si è svolta in una cornice silenziosa di preghiera interrotta solo dai rintocchi della campana del cimitero, deponendo, unitamente alle Forze dell’ordine, un mazzo di fiori di 27 rose bianche e una rossa in memoria delle vittime.
Presenti per la ricorrenza del ventennale, oltre alle istituzioni politiche locali, anche il Capo Dipartimento della Protezione Civile, Curcio, oltre alle famiglie ed alle numerose autorità e associazioni di volontariato.