“Inaccetabile l’avviso pubblicato dall’Asrem”. Lo dicono a chiare lettere le associazioni che in Molise gestiscono il servizio di 118 e che avevano paventato uno stop a partire dal 14 dicembre. Un rischio scongiurato che ora torna prepotentemente all’orizzonte per il prossimo 1° gennaio 2023, quando davvero le ambulanze potrebbero fermarsi e non grantire più il soccorso in regione.
“L’avviso – dicono dalle associazioni – non è paragonabile nemmeno all’avviso Asrem del 2019 che, rapportato al parametro orario, consentiva l’opportunità di assumere fino a 4 unità per post azione; non considera che il Codice del Terzo Settore offre la condizione di avere da parte delle organizzazioni fino al 30% del personale assunto, non rispetto al servizio che si espleta, bensì rispetto al numero dei volontari. Inoltre il rapporto di una persona assunta per veicolo in termini operativi significa che si vuole avere il 5% del personale assunto ed il 95% di operatori volontari; quindi, non risolvendo affatto le problematiche più volte denunciate”.
“In Molise – proseguono – emerge dunque chiaramente l’intento di non voler andare nelle direzioni attuate in altre Regioni, in cui nel pieno rispetto delle norme si è scelto di intraprendere quadri convenzionali sostenibili di garanzia degli operatori e delle associazioni. Il ricorrere negli anni ad un servizio basato esclusivamente sul volontariato ha consentito di risparmiare miliardi di vecchie lire e milioni di euro ed è un’unicità tutta molisana, in quanto in altre Regioni il volontariato si integra a ben altra principale strutturazione che ha il servizio”.
Nessun accordo raggiunto, quindi, per sanare le grandi criticità sottese al sistema dell’emergenza sanitaria regionale che, a partire dall’anno nuovo, potrebbe definitivamente fermarsi.