Salta il Consiglio comunale sull’Urbanistica ed è bagarre a Palazzo San Giorgio. Dopo numerose prese di posizione, la convocazione dell’assise civica monotematica era stata richiesta dalle minoranze. Oggetto della riunione: “l’elaborazione di un provvedimento di modifica alle attuali Norme Tecniche di Costruzioni che diano risposte certe in merito alla trattazione delle aree ricadenti nella cosiddetta perimetrazione Lucarino”. La richiesta della seduta era stata avanzata, a seguito dell’approvazione delle modifiche nuovo Piano Casa che lascia ai Comuni spazi di manovra per rivedere gli assetti urbani e in particolare, attribuisce loro 120 giorni dall’entrata in vigore della Legge per l’approvazione obbligatoria della disciplina per il recupero urbanistico e la perimetrazione delle aree. Un tema sul quale la Coalizione Civica di Palazzo San Giorgio aveva già fatto il punto in un’apposita conferenza stampa. Tuttavia, oggi la dicitura relativa all’oggetto di discussione dell’assemblea ha suscitato dubbi nella maggioranza, che ha così presentato una pregiudiziale, con la quale sono stati di fatto bloccati i lavori del Consiglio, in quanto argomento non di competenza dell’assise.
Lo stesso Coralbo ha ammesso che dei refusi linguistici potevano generare dubbi, ma per l’esponente della Coalizione civica si trattava di “inesattezze velocemente sanabili”. L’oggetto del Consiglio sarebbe, infatti, dovuto essere non relativo alle Norme Tecniche per le Costruzioni, bensì alle Norme Tecniche Attuative.
“Sarebbe bastato – ha infatti affermato Coralbo – un pronunciamento del segretario comunale, una convocazione di una conferenza dei capigruppo urgente o la stessa autodeterminazione del Consiglio a superare ogni dubbio e permettere la prosecuzione dei lavori”. Tutte possibilità però non prese in considerazione dalla maggioranza, che per Coralbo “ha così trovato il pretesto per non parlare di urbanistica in un Consiglio comunale monotematico”.
“In realtà – ha proseguito ancora il rappresentante di minoranza – si è andati alla ricerca di un cavillo, per giunta mai sollevato nelle sedi opportune, per deviare l’attenzione su un tema scomodo a molti e sul quale questa maggioranza è pericolosamente e colpevolmente ferma”.
“Delusi, amareggiati, indignati”, si sono poi definiti gli altri rappresentanti della Coalizione, Cancellario, Pilone e Tramontano che insieme a Coralbo hanno voluto “ringraziare il presidente del Consiglio Iafigliola, il quale in quanto garante del corretto funzionamento del Consiglio e del bene comune, ha avuto il coraggio di votare contro la pregiudiziale sollevata dai suoi stessi colleghi di maggioranza, dichiarando a verbale e lasciando ben intendere che queste presunte difficoltà amministrative potevano essere superate permettendo così ai consiglieri di esprimersi su un tema che cade sulla testa di ogni singolo cittadino”.
“La maggioranza chiarisca – tuonano ancora dalla Coalizione civica – cosa intende fare. I rappresentanti del centrosinistra ci spieghino come vogliono amministrare, ci spieghino cosa ne faranno del Piano casa, dell’Ariston, delle centrali a biomasse, dei tributi imposti ai nostri concittadini nella aree della cosi detta perimetrazione Lucarino. Ci spieghino soprattutto – concludono gli esponenti di minoranza – come intendono trattare il famigerato articolo 3-ter del Piano casa che nasconde lo spauracchio dei possibili commissariamenti”.
A insorgere sulla questione anche il Movimento 5 Stelle per i cui rappresentanti di Palazzo San Giorgio “l’avvenimento ha dell’incredibile”, dato che “l’imprecisione sarebbe stata superabile”. “Si è preferito – dicono i pentastellati – il gioco dei ruoli, anziché superare il puntiglio formale e procedere con i lavori, così come ben evidenziato dallo stesso Presidente del Consiglio. L’accoglimento dei diversi Ordini Del Giorno approntati dalle opposizioni, – proseguono – avrebbero invece alimentato un dibattito tanto costruttivo quanto utile per affrontare un tema, quello della pianificazione urbanistica, che evidentemente rappresenta un nervo scoperto per la maggioranza, per l’assessore Chierchia e per il presidente della commissione Massarella, che in questo modo hanno deciso di non decidere, procrastinando la trattazione con tempi assolutamente incerti”.
La stessa assise civica per i grillini sarebbe, infatti, entrata in un vero “imapsse per via della combattuta rimodulazione delle Commissioni consiliari rispetto alle quali la maggioranza ha già abbondantemente sforato i termini per designare i componenti”. “Evidente segnale questo – concludono i pentastellati – dei malumori che oramai albergano in maniera stabile nella variopinta coalizione di centrodestrasinistra che sostiene, senza troppa convinzione, il sindaco Battista”.
fab.abb