GIUSEPPE FORMATO
Il gioco delle parti politico, attraverso diversi comunicati stampa, era andato già in scena lo scorso mese di maggio, quando la maggioranza di Palazzo San Giorgio aveva fatto leva su una pregiudiziale in merito a un errore nella predisposizione dell’ordine del giorno da parte della minoranza e, nel caso di specie, del richiedente l’assise monotematica in materia urbanistica, Michele Coralbo.
In sostanza, chi si aspettava un duro scontro tra la maggioranza e, in particolare, tra l’assessore all’Urbanistica, Bibiana Chierchia, e le minoranze è rimasto deluso.
Il Consiglio comunale si è svolto in maniera abbastanza pacata e tranquilla, anche rispetto ai toni alti di tre giorni prima, quando si era registrato il duro botta e risposta tra l’assessore Salvatore Colagiovanni e il consigliere pentastellato, Simone Cretella.
Anzi, l’assise monotematica sull’urbanistica ha dato modo al vice-sindaco Bibiana Chierchia di relazionare, come già era avvenuto lo scorso mese di marzo, sull’attività della struttura.
Dalla ‘perimetrazione lucarino’, le dodici aree della città che nel 1999 da zona agricola sono state trasformate in zona urbanistica, rispetto alle quali la struttura comunale, facendo leva sulla legge 30 del 2009, novellata dalla numero 7 del 2015, ha costituito un team per la loro disciplina, modificando le norme tecniche d’attuazione in materia, la discussione in aula si è spostata su tutte le altre attività dell’assessorato all’Urbanistica, da sempre il più spinoso e per il quale il più acceso oppositore del vice-sindaco Chierchia, Michele Coralbo, ha chiesto “scadenze certe per i progetti in via di esecuzione, a costo delle sue dimissioni”.
L’esponente della Coalizione Civica, incalzando la professoressa, ha chiesto “un assessore estraneo dai giochi politici, vista la delicatezza del settore”.
Il Consiglio comunale, quasi dimezzato viste le tante assenze, ha dato modo, quindi, all’assessore Bibiana Chierchia di mettere in luce i progetti di una struttura che, a breve, dovrebbe tornare ad avere anche il dirigente, nell’ottica della riorganizzazione amministrativa messa in atto dal sindaco Antonio Battista. Opera quasi terminata.
Il vice-sindaco Chierchia, così, ha anticipato che i 120 giorni previsti per la riqualificazione urbana dal Piano Casa, la legge 7 del 2015, quasi certamente saranno prorogati su richiesta (che sarà accettata a Roma) degli stessi Comuni. Oltre a quanto previsto dal Piano Casa, inoltre, sono in programma azioni di ricucitura urbana “oltre alle cosiddette zone lucarino – le dichiarazioni di Chierchia – il modello sarà applicato anche per le altre aree, che necessitano di una riclassificazione”.
“Confermiamo la volontà di acquisire la struttura dell’ex Ariston – hanno annunciato in coro Battista e Chierchia –. L’amministrazione ha questa idea e sta aspettando il procedimento della Sovrintendenza. L’obiettivo è quello di riqualificare l’area, portando la struttura alla sua originaria funzionalità, ovvero quella cinematografica, ma anche centro di cultura e spettacoli. Insomma, una zona urbanistica pienamente fruibile da parte di tutti i cittadini. È un progetto ambizioso e, per tale scopo, stiamo già interloquendo con i preposti uffici regionali”.
Dalle minoranze, rispetto al discorso Ariston, è arrivato in coro un certo scetticismo, confidando per i progetti presentati dai massimi esponenti della Giunta comunale “ nel vincolo della sovrintendenza, al fine di evitare stravolgimenti nella riqualificazione della struttura”.
“Il settore urbanistica – ha proseguito l’assessore Chierchia – sta risolvendo, tra le tante cose, anche la questione relativa ai contratti di quartiere e, nel caso specifico, quelli delle residenze popolari di San Giovanni, con un discorso che il Comune ha avviato con l’ex Iacp, oggi Eres, ente per l’edilizia sociale. È in programma la conclusione delle opere progettate, grazie ai lavori recentemente appaltati. Sono tre zone di San Giovanni, dove si daranno possibilità abitative alle famiglie che vivono una condizione economica difficile”.
Si è parlato, in seno all’assise civica, anche dell’auditorium che si trova nell’unità abitativa ‘La città nella città’ a Corso Bucci, di proprietà del Comune di Campobasso.
Un luogo di cultura all’interno del quale “l’ente comunale – ha affermato Bibiana Chierchia – sta ipotizzando il completamento per il suo utilizzo. Stiamo parlando con il Conservatorio ‘Perosi’ – hanno sottolineato il sindaco e il vice-sindaco – in quanto è una struttura della quale la scuola musicale necessita per le sue attività”.
L’aula, nel corso della discussione, ha respinto una mozione e due ordini del giorno, uno sul cronoprogramma (scadenza di 90 giorni alla Giunta per la predisposizione della mappatura del patrimonio edilizio comunale, del progetto di ricucitura del tessuto urbano, dell’istituzione dell’ufficio di Piano e del completamento dell’assegnazione dei fondi regionali per il centro storico) e uno sull’Ariston, a firma dei consiglieri delle minoranze di Palazzo San Giorgio.