Il 15 novembre 2024, con la deliberazione n. 278, la Giunta Comunale, esercitando i poteri del Consiglio, ha approvato la terza variazione di bilancio in pochi mesi. Tuttavia, questa decisione ha sollevato forti critiche, in quanto non sembrano emergere le motivazioni necessarie per giustificare tale scelta, che di fatto priva il Consiglio Comunale del suo ruolo istituzionale. Ne è convinto il consigliere di FdI, Francesco Pilone, per il quale “il ripetuto utilizzo, da parte della Giunta, dei poteri normalmente spettanti al Consiglio per deliberare variazioni di bilancio è un abuso di potere”. Pilone vede, infatti, questo modus operandi come un atto di arroganza politica reso possibile da una maggioranza consiliare che, secondo le critiche, non è in grado di difendere le proprie prerogative in materia di pianificazione economica e finanziaria.
L’articolo 175 del Decreto Legislativo 267/2000 è chiaro: le variazioni di bilancio spettano al Consiglio Comunale. Solo in casi di urgenza, debitamente motivata, la Giunta può adottare tali variazioni, a condizione che siano ratificate dal Consiglio entro 60 giorni o comunque entro il 31 dicembre. In questo caso, però, manca una giustificazione adeguata dell’urgenza.
La deliberazione n. 278 del 15 novembre non chiarisce quali fossero le condizioni di urgenza tali da giustificare l’intervento della Giunta al posto del Consiglio. La giurisprudenza consolidata stabilisce che l’urgenza deve derivare dall’improcrastinabilità della decisione e dall’impossibilità per il Consiglio di esercitare le sue funzioni. Tuttavia, il Consiglio Comunale era già convocato, in seconda seduta, per il 18 novembre, solo tre giorni dopo, e avrebbe potuto tranquillamente trattare l’argomento in questione, eventualmente inserendolo come punto urgente.
Questa tempistica solleva interrogativi: “perché la Giunta ha agito senza attendere il Consiglio? Non vi erano scadenze perentorie né rischi di danno erariale che richiedessero un intervento così immediato. Inoltre, fino ad oggi, non è stato approvato alcun atto amministrativo che possa giustificare l’urgenza dichiarata”.
L’approvazione della variazione di bilancio da parte della Giunta, e la successiva ratifica da parte del Consiglio, è percepita come una mortificazione dell’Assise Civica, privata delle sue competenze e relegata a un ruolo di mero “correttore di bozze” o validatore di decisioni prese da altri. È un atteggiamento che, secondo il capogruppo di Fratelli d’Italia, Francesco Pilone, denota una mancanza di rispetto per l’importanza del Consiglio Comunale.
Passando al merito della questione, Pilone sottolinea come gli interventi oggetto della variazione fossero noti da tempo all’Amministrazione. Questo rende ancora meno comprensibile la dichiarazione di urgenza, considerato che tali azioni amministrative erano sotto osservazione da anni. Perché, allora, non è stata data al Consiglio la possibilità di deliberare nel rispetto delle sue prerogative?
Francesco Pilone condanna senza mezzi termini la condotta della Giunta, ritenendola irrispettosa del ruolo del Consiglio Comunale, che merita invece attenzione, stima e deferenza. “L’Assise Civica non può essere ridotta a semplice organo di convalida di scelte fatte da altri, peraltro non titolati a farlo“, ha concluso il capogruppo di Fratelli d’Italia.
Questa vicenda solleva una questione più ampia sul rispetto delle regole istituzionali e sul delicato equilibrio tra Giunta ed Assise Comunale, essenziale per garantire trasparenza e partecipazione democratica nelle decisioni amministrative.