ANDREA VERTOLO
I consiglieri del Movimento 5 Stelle a Palazzo San Giorgio pretendono chiarezza e trasparenza sulla questione riguardante il Terminal. Nella conferenza stampa di questa mattina, martedì 15 marzo, gli stessi hanno parlato di “uno strano procedimento amministrativo che ha visto il ritiro del progetto da 2 milioni e 500 mila euro, da anni destinato alla miglioria di tutto il terminal, per dare spazio ad un Project financing destinato ad imprese private”.
Le drammaticità in cui versa tutta la struttura è sotto gli occhi di tutti. “Il terminal degli autobus – ha spiegato Paola Felice – rappresenta perfettamente l’inerzia, sia di questa amministrazione, che di quelle passate. Non ci sono sale di attesa, i servizi igienici, un info point e quanto altro serve per renderlo ospitale e funzionale”.
A soffermarsi sulle ombre del procedimento che vedrà l’assegnazione del terminal ai privati, ci ha poi pensato Roberto Gravina, anche in qualità di vice presidente della commissione Lavori Pubblici. “Il progetto – ha detto – era stato realizzato dalla passata amministrazione. La stessa prevedeva lo stanziamento di 2 milioni e 500 mila euro. Abbiamo constatato, però, che tale opera, così come ideata, è sparita dal piano triennale di questa amministrazione”. Sul perché di tale ritiro, Gravina ha poi evidenziato come “l’amministrazione ha utilizzato la legge che permette al Comune di assegnare tali lavori attraverso un Project financing. Il problema – ha però sottolineato Gravina – è che la possibilità è data alle amministrazioni che non hanno realizzato alcun progetto sull’opera. Il Comune di Campobasso, invece, il progetto l’aveva realizzato eccome. Il progetto presentato dal privato, inoltre, prevede una riduzione dell’investimento che da due milioni e 500 mila euro, passa a un milione e 200 mila euro. E’ evidente – le parole di Gravina – che tale riduzione ricadrà sula funzionalità del terminal in quanto nell’opera non sono previsti lavori né sui parcheggi esterni, né sull’area antistante al terminal”.
“La gravità di questa procedimento – prosegue l’esponente pentastellato – sta nell’avvantaggiare imprese amiche all’amministrazione comunale. E’ assurdo, infatti, che il 27 aprile viene ritirato il progetto dal piano triennale e solo dopo due giorni arriva il progetto da un’associazione temporanea di imprese private, la quale avrà, anche un diritto di prelazione sull’assegnazione dei lavori”. Il riferimento non velato di Gravina e degli altri rappresentanti del M5S è a una delle società che fa capo all’imprenditore isernino Cosmo Tedeschi, ex consigliere regionale e probabile candidato sindaco nel cpaoluogo pentro.
“Non abbiamo l’anello al naso – ha poi chiosato Gravina – e questa è vera e propria schizofrenia amministrativa. Tutti gli imprenditori devono essere messi sullo stesso piano. Non vorremmo che questo pasticcio amministrativo dia luogo anche a una serie di ricorsi da parte delle altre ditte”.
Anche il consigliere del M5S, Simone Cretella, ha posto più di qualche dubbio sulla validità di questa operazione, facendo luce anche sull’intenzione, apparsa nel progetto, di aumentare il pedaggio nel per i pullman urbani. “La funzione pubblica di quella struttura – ha spiegato – deve essere in ogni modo garantita. Nel progetto è affrontata in modo poco chiara la tassa sul pedaggio. Se vi sarà un aumento dello stesso a farne le spese saranno esclusivamente i cittadini”.
Luca Praitano ha poi concluso l’incontro con i giornalisti affermando come “con questo procedimento si avrà una previsione a ribasso per la struttura”. “Anche a Termoli – ha sostenuto Praitano – successe una cosa simile, quando il terminal è stato affidato ad aziende private e ancora oggi i cittadini pagano di più il biglietto”.