Nessuna irregolarità per l’acquisto della sede della Sea, la municipalizzata del Comune che si occupa della raccolta rifiuti e del piano neve nella città capoluogo. A mettere la parola fine sulla vicenda è stata l’Anac, l’Autorità Nazionale Anticorruzione, che sulla questione aveva aperto un fascicolo, dopo l’esposto presentato nell’agosto scorso dall’allora consigliere comunale di minoranza e attuale sindaco di Campobasso, Roberto Gravina.
Le carte per l’acquisto dell’immobile di Piazza Molise erano finite non solo all’esame dell’Anac, ma anche in Procura e Corte dei Conti.
“Un’operazione risparmio fallita e un fallimento concretizzatosi nel momento dell’acquisto”, aveva detto in quell’occasione l’attuale primo cittadino.
Parole quest’ultime, che oggi di fatto vengono smentite dall’Autorità Anticorruzione che, nello spiegare i motivi dell’archiviazione del caso sollevato dai Cinque Stelle, ha fatto riferimento alla nota della Sea, in cui la municipalizzata spiegava come la scelta di quell’acquisto fosse stata dettata da un canone di locazione troppo alto.
Secondo l’Anac, insomma, l’indagine di mercato messa in atto dalla Sea è stata svolta tenendo conto delle migliori condizioni per l’acquisizione di un immobile.
La segnalazione dei Cinque Stelle è, così, stata archiviata per mancanza di quelle condizioni che avrebbero potuto dare il via all’istruttoria.
Sull’acquisto della sede di Piazza Molise c’era stato un duro botta e risposta tra i pentastellati e l’allora presidente della municipale, Stefano Sabatini. Proprio quest’ultimo, nel suo ultimo incontro con la stampa, aveva voluto ripercorrere il lungo iter che aveva portato all’acquisto di quell’immobile. Acquisto non assoggettato al codice degli appalti e che era potuto passare per il semplice bando esplorativo, così come ora confermato dalla stessa Autorità Anticorruzione.