Parità di genere per la giunta di Battista. Ufficializzato l’esecutivo: 3 assessorati vanno al Pd. Ex Romagnoli: potrebbe nascere un nuovo impianto sportivo, per destinare ad altro uso l’area dell’ex stadio

La Giunta comunale al completo. I tre uomini, Sabusco, Maio e Colagiovanni, e le tre donne, Chierchia, Salvatore e de Capoa, insieme con il sindaco Battista

GIUSEPPE FORMATO

Tutto secondo le previsioni: gli assessori della nuova amministrazione guidata da Antonio Battista saranno Pietro Maio, Salvatore Colagiovanni e Guido Sabusco sul fronte maschile e Bibiana Chierchia, Alessandra Salvatore e l’esterna (perché non eletta in consiglio) Adele Emma de Capoa per la parità di genere. Il primo cittadino, dunque, premia i partiti (Pd, IdV, UdC e Comunisti Italiani) e non i movimenti civici (Segnale Civico, Lab e Centro Democratico), rimasti fuori dall’esecutivo.

“Ho composto una giunta – ha esordito Antonio Battista – composta da tre uomini e altrettante donne. Avremmo potuto stilare una lista di quattro o cinque assessori, in funzione della spending rewiev, ma sarebbe stata una lavata di faccia. E i nostri cittadini non ne hanno bisogno. Noi non dobbiamo vendere un’immagine, ma siamo chiamati al bene della città e, di conseguenza, non è uno o due assessori in più a gravare sul bilancio dell’amministrazione dell’ente. Quelle risorse umani, anzi, sono utili per il bene collettivo. Se avessimo proposto un esecutivo a quattro o cinque membri, avremmo fatto il male della città. Nelle prossime ore assegnerò le deleghe, che ufficializzerò lunedì nel corso del primo consiglio comunale. Per il momento posso solo annunciare che riserverò per me soltanto quella della ‘Gestione delle risorse umane’, che credo sia la più importante in questo momento. Sei assessori rispondono al bene della comunità e abbiamo voluto arricchire la Giunta con tre donne, nonostante per la norma sulle quote rosa due sarebbero state sufficienti. Noi andiamo oltre agli obblighi imposti dalla legge. Ho chiesto ai miei assessori di mettersi a disposizione della città di Campobasso”.

A chi le dice che questa Giunta comunale ha al suo interno esponenti che hanno governato con Di Bartolomeo negli ultimi cinque anni, lei cosa dice? Non c’era un accordo preelettorale, all’interno della coalizione, per il quale i ‘transfughi’ non potessero essere nominati nell’esecutivo? “Noi lavoriamo di comune accordo con la maggioranza, con la quale ci incontriamo spesso. Anche domani (venerdì 4 luglio alle 19, ndr) ci incontreremo, per iniziare a organizzare il lavoro, anche in vista della prima assise. A chi parla di accordi, io rispondo che non è vero nulla. Da quando sono stato investito della candidatura alla carica di sindaco di Campobasso, non ho fatto promesse a nessuno, né quanto meno ho sottoscritto alcun tipo di intese con i partiti di maggioranza. Se qualcuno vuole criticare la mia Giunta, io dico che il vecchio sono io, i miei assessori sono forze fresche al servizio della città. Quando anche io feci la mia esperienza in Giunta, alla conclusione dissi che non avrei più accettato un incarico da assessore, perché credo che serva il giusto entusiasmo per portare avanti la propria azione. Quella passione e quell’ardore che leggo sui volti dei miei collaboratori. Ora dobbiamo lavorare: Campobasso è in crisi e noi la risolveremo anche grazie all’azione del premier Matteo Renzi, oggi presidente di turno dell’Unione Europea. Il leader del Partito Democratico è tanto lontano, quanto vicino alle nostre problematiche. Verificheremo i risultati sul campo e non attraverso le chiacchiere da bar. Il nostro è un obiettivo comune: quello di fare il bene della città e dei suoi abitanti”.

Come mai lei terrà la delega della ‘Gestione delle risorse umane’? “La struttura amministrativa del Comune di Campobasso va riorganizzata totalmente. In queste ore sono stato a stretto contatto con dirigenti e impiegati, che hanno fatto un lavoro eccellente, per l’organizzazione della visita di Papa Francesco. Nonostante ciò, occorre riorganizzare la struttura, perché il dipendente va motivato tutti i giorni e i dirigenti dovranno mettersi a servizio della città. Va di moda dichiarare gli obiettivi dei primi cento giorni: io non lo farò. Il primo obiettivo sarà quello della riorganizzazione della struttura amministrativa dell’ente comunale con una nuova veste dello sportello per l’Europa e, al contempo, focalizzeremo l’attenzione sul bilancio, sull’urbanistica, sui trasporti e sul verde”.

Lei ha puntato sui partiti e non sui movimenti civici. “Premetto che è stato utilizzato un metodo democratico. Sono stati premiati i più votati. È fisiologico che qualche lista della coalizione sia rimasta fuori dalla Giunta comunale, altrimenti avremmo dovuto fare un esecutivo a sette o, addirittura, otto assessori. Parleremo con i partiti minori e già annuncio che anche gli altri consiglieri avranno delle deleghe su cui lavorare. Il mio compito sarà quello di non intralciare il lavoro tra assessori e consiglieri, per evitare contrasti e sconfinamenti di ambito di competenze. Tutti i membri della maggioranza parteciperanno al governo della città. Tra le altre cose, anche da presidente di commissione si può lavorare bene. Non si ha la stessa visibilità di un assessorato, ma si possono raggiungere gli obiettivi anche in quella veste”.

Battista, infine, incalzato dai giornalisti fa un cenno anche all’ex stadio ‘Vecchio Romagnoli’, dove sabato 5 Papa Francesco celebrerà la Santa Messa. “Mi sono informato e su quel campo sono impegnati in attività sportive quattrocento persone. Abbiamo visto tutti che ci piace quello spazio senza la recinzione, ma io devo sentire anche la voce di chi usufruisce della struttura. Posso solo anticipare che ho individuato un’area sulla quale costruire un nuovo impianto sportivo e sia le società che operano all’ex Romagnoli, sia il Governatore Frattura mi hanno dato l’assenso per collaborare insieme in questa direzione. Se l’area sarà giudicata idonea, non faremo più montare la recinzione all’ex stadio. Se i tempi dovessero andare per le lunghe preserveremo la funzionalità sportiva dell’area, impegnandoci a costruire un nuovo impianto sportivo”.

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