Il centrodestra in consiglio comunale prende atto che due tra gli esponenti eletti con la coalizione, in barba alla volontà popolare, decidono di diventare stampella di un centrosinistra martoriato e falcidiato dalle faide interne. Lo si apprenda da una nota stampa dei consiglieri comunali del centrodestra.
Francamente, si rimane basiti dal fatto che dalla sera alla mattina le parole date possano non valere più nulla. Ma questo è ciò che ci ha regalato la mattinata di questo 12 luglio. Un Sindaco che trova linfa vitale grazie a chi, oggi, ha deciso di tradire un gruppo che, compatto, coeso e con la forza dei propri numeri, poteva dettare tempi e linea politica, portando avanti il proprio programma.
Oggi, quindi, Giovanni Varra e Antonio Madonna – nonostante avessero deciso, all’indomani dell’esito del primo turno, davanti alle foto e ai video e insieme agli altri consiglieri eletti e primi dei non eletti, di firmare un documento di fedeltà verso Aldo De Benedittis – si rimangiano parola e firma, intraprendendo un percorso diverso che noi tutti contrasteremo in modo serio e intransigente, perché Campobasso non può essere ostaggio dell’accattonaggio politico. Accattonaggio, tra l’altro, già visto più volte in queste settimane.
Constatiamo, poi, ancora una volta, la solita e stucchevole politica del centrosinistra, con in testa Marialuisa Forte, che per le poltrone è capace di tutto. Pur di mantenere le poltrone, gli esponenti del centrosinistra si sono prostrati, dopo averlo fatto con Pino Ruta e Massimo Romano, anche con esponenti eletti nelle file del centrodestra, dando, ove mai ve ne fosse ancora bisogno, un’ulteriore prova dell’assoluta mancanza di spina dorsale e della loro malattia per il potere e le poltrone. Vogliono amministrare Campobasso solo per quello, di certo non per amore e interesse nei confronti della città e dei campobassani.
Noi saremo in consiglio e non saremo seduti lì per noi stessi: saremo lì per i nostri concittadini che ci hanno votato e per far capire a coloro che invece non ci hanno accordato la loro fiducia l’errore che hanno commesso nel premiare queste persone, facendo di tutto affinché questa città non rimanga nell’ombra delle altre realtà regionali e nell’oblio politico nel quale vive ormai da troppo tempo.