Natale 2018: mega albero e addobbi di 5 metri per consentire il passaggio dei Misteri. Scaduto il bando da 100mila euro per aziende con fatturati da mezzo milione nel settore

100mila euro più Iva. È questa la somma messa in palio dal Comune di Campobasso per le luminarie di Natale. A firma del dirigente, Vincenzo De Marco, sul Mepa (la piattaforma che mette in contatto Pubbliche Amministrazioni e aziende per la fornitura di beni e servizi ndr), è stato, infatti, pubblicata la Procedura aperta per l’affidamento su proposta progettuale del sevizio completo di noleggio, installazione, manutenzione e smontaggio di addobbi natalizi’.

La gara, scaduta alle 12 di oggi, mercoledì 7 novembre, fa riferimento alle festività natalizie 2018/2019 e alle celebrazioni connesse alla ricorrenza dei 300 anni dalla nascita dell’artista campobassano Paolo Saverio di Zinno, ideatore degli Ingegni.

Si tratta di una procedura attraverso la quale Palazzo San Giorgio ha, di fatto, voluto individuare un ‘soggetto realizzatore’ a cui affidare l’appalto per le luminarie, sotto le quali avverrà il passaggio dell’uscita straordinaria dei Misteri, in programma per il prossimo 2 dicembre.

Alla gara hanno potuto partecipare aziende singole o associate che, nei loro atti costitutivi, contemplino finalità attinenti alle caratteristiche dei servizi.

Ma non è tutto, dato che a restringere il campo è stata la postilla secondo la quale l’azienda dovrà aver svolto negli ultimi 5 anni, con esito favorevole, servizi o lavori identici a quello oggetto della gara per un valore complessivo di 500mila euro”.

Tradotto in parole povere, al bando hanno potuto aderire solo aziende che, nell’ultimo periodo indicato, abbiano conseguito tali ricavi dall’attività a cui la procedura si riferisce: ovvero il noleggio o l’installazione di luminarie.

E proprio questa clausola potrebbe escludere le ditte della zona che, seppur in linea con un simile fatturato, non lo hanno conseguito solo ed esclusivamente con l’attività delle luminarie. La maggior parte di coloro che operano sul territorio, infatti, o non arrivano a tali importi o, nel caso in cui ciò accada, li raggiungono con attività collaterali.

Insomma, per intenderci, in loco non ci sarebbero aziende specializzate unicamente nel settore a cui la procedura si riferisce.

Tuttavia, la somma messa in palio dall’ente non deve far impressionare: il progetto che la procedura definisce, nello specifico, prevede addobbi di dimensioni abbastanza imponenti: dai 4 ai 5 metri di altezza soprattutto in quelle vie che saranno attraversate dagli Ingegni.

Le strade cittadine che il vincitore del bando dovrà andare ad addobbare saranno quelle più centrali del capoluogo.

Si parte dal Palazzo di Città e da Piazza Vittorio Emanuele II. Proprio qui dovrà essere piazzato anche un mega albero alto 18 metri.

Gli addobbi riguarderanno poi il corso principale che prende il nome dall’omonima piazza, Via Roma, un tratto di viale Elena, Via Attelis, Piazza Pepe (dove oltre alle luminarie è previsto un addobbo da istallare al centro della piazza non inferiore a 3 metri e mezzo di altezza ndr), via Verdone, via Scatolone, via Mazzini e un tratto di strada compreso tra via Veneto e la stazione.

Intanto, solo da poco più di un’ora è scaduto il bando per affidare il servizio degli addobbi. In verità, la procedura si sarebbe dovuta concludere lo scorso 5 novembre, come indicato dalla determina dirigenziale numero 2889 del 25 ottobre, il cui effetto è stato poi revocato dalla nuova determina, la numero 2914 del 26 ottobre. Attraverso quest’ultima, revocando la gara del giorno prima, se n’è pubblicata una nuova, con la quale è stata sia modificata la categoria oggetto della richiesta di offerta, sia indicato il nuovo termine.

Ora, dopo il gong scoccato alle 12 di oggi, il passaggio successivo sarà la nomina della Commissione giudicatrice. A quest’ultima spetterà valutare i progetti avanzati sulla base di un punteggio che terrà in considerazione una serie di varianti.

Massimo 30 punti saranno assegnati alla qualità dei materiali e alla originalità artistica della proposta; massimo 25 punti è il range entro il quale sarà valutata la qualità dell’impostazione tecnico-organizzativa per la realizzazione; massimo 15 punti potranno, invece, essere attribuiti alle procedure di sicurezza e certificazioni relative, mentre sempre 30 punti saranno attribuiti ai costi. Proprio quest’ultimo aspetto andrà, così, a privilegiare chi avrà avanzato il progetto migliore a prezzi inferiori, secondo uno dei principi cardine della pubblica amministrazione.

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