“La periferia come centro”, diciotto milioni di euro per “cambiare il volto della città”. Sull’Ariston Chierchia chiarisce: “I proprietari d’accordo a non effettuare nessun lavoro”

L’assessore Chierchia e il consigliere Lello Bucci, durante la conferenza stampa

Un incontro con la stampa per rendere note le attività del settore urbanistica di Palazzo San Giorgio, ma i riflettori non potevano non essere focalizzati sull’udienza del Consiglio di Stato in merito all’ex Cine-Teatro Ariston. L’assessore all’Urbanistica, Bibiana Chierchia, però, non si sbilancia e si limita a leggere una nota dell’avvocato Colalillo.

Le parti hanno convenuto che, in attesa che il Consiglio di Stato si pronunci nel merito (novembre 2017) sulla struttura dell’ex Teatro Ariston, non ci fosse alcun intervento”, questo il senso di quanto letto, a voce alta, dal vice-sindaco. Dunque, sullo stabile vige l’impossibilità di porre interventi fino all’udienza di merito dell’ultimo grado della giustizia amministrativa. Poche parole sulla struttura del centro cittadino, che Palazzo San Giorgio vorrebbe trasformare nella casa della cultura.

Un chiarimento dell’assessore Chierchia per rispondere alla chiosa contenuta nella nota stampa della famiglia De Benedittis e dalla GPE Group, su una questione che ormai da tempo sta dividendo la città. In ultimo, anche una lettera aperta dei commercianti della zona, che hanno chiesto a Battista, Chierchia e Colagiovanni, ognuno per le sue competenze, la risoluzione della questione, perché danneggiati da una struttura quasi pericolosa che un tempo è stata, invece, capace  di richiamare tanti cittadini. I commercianti di via Garibaldi e delle relative traverse, fanno sapere di “auspicare al rilancio dell’area, attraverso una nuova e funzionale struttura”.

L’incontro con la stampa dell’assessore Chierchia punta, però, tutto il tempo su altri temi, tra tutti la delibera consiliare numero 1 approvata nell’assise dello scorso 18 dicembre e relativa all’edilizia convenzionata. “L’assise – le parole della Chierchia – ha deliberato che l’attuale fabbisogno di quel tipo di edilizia convenzionata che si attesta al 47 per cento è ad oggi soddisfatto. Quindi, grazie agli studi relativi alla struttura all’Urbanistica, con tale provvedimento il Consiglio fotografa la situazione esistente, lasciandola così com’è per il prossimo decennio. Ovvero – continua –  fino al 2026, a meno che non ci sia un cambiamento demografico consistente, tale da modificare e far crescere il fabbisogno”.

La Chierchia evidenzia con soddisfazione anche l’importante finanziamento ottenuto da Palazzo San Giorgio per il progetto denominato “La periferia come centro’ e relativo al Piano delle Periferie, per il quale il Governo ha messo a disposizione del capoluogo molisano quasi 18milioni di euro.

“Lo scorso giovedì, in sede di Consiglio Nazionale Anci, il presidente De Caro ci ha comunicato di come tutto l’intervento ha ottenuto la copertura finanziaria. Il Comune di Campobasso – ha detto la Chierchia – si trova al 96esimo posto nella graduatoria e sarà finanziato a breve. Pur non rientrando tra i finanziamenti concessi nel mese di gennaio, che rigurdano solo i primi 24 progetti, preme ricordare che il capoluogo, a differenza di altri centri, ha ottenuto una copertura totale dell’intervento richiesto”.

“Un ottimo risultato  ottenuto dall’impegno di tutta la maggioranza”, sono state poi le parole del presidente della Commissione all’Urbanistica Lello Bucci, che ha ricordato come quello che sarà poi il progetto esecutivo andrà a coinvolgere diversi ordini professionali. “Con tutte le nostre forze – le parole di Bucci – cerchiamo di dare un volto nuovo a questa città, onorando gli impegni presi in campagna elettorale che saranno ben visibili alla scadenza del mandato”.

fab.abb

 

 

 

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