A confermare ciò ci sono oggi i genitori di Mascione che, all’amministrazione, rivendicano l’aver taciuto come per l’accensione di un mutuo Bei occorrano almeno due anni.
“Allora, – chiosano i rappresentanti rivolgendosi agli amministratori – avete scherzato quando ci avete comunicato che erano stati stanziati 11 milioni di euro per ricostruire, tra gli altri edifici scolastici, anche quello di Mascione? E poi, in base a quale ragionamento o, valutazione di tipo politico, avete spostato i fondi già stanziati in favore della scuola di Mascione verso un altro istituto scolastico? E’ azzardato ipotizzare che speravate nella soppressione di questa scuola e, quindi, avete proceduto da subito a stornare le risorse? E come mai, – chiedono ancora – a distanza di un anno, solo ora e perché pressati da una recente richiesta di accesso agli atti, ci avete fatto sapere che per avere un prestito BEI occorrono almeno due anni? Ora cosa farete per trovare i soldi? Pensate di vendere immobili comunali? Oppure pensate di far ricorso ad un mutuo ordinario, nel qual caso non si poteva fare prima questo passo obiettivamente più agevole?”
“Chiacchiere ingannatrici e tempo perso”, usano poi queste parole le mamme e i papà della scuola di Mascione riferendosi alle promesse “di realizzare la nuova scuola entro due anni”.
La realtà per gli stessi è un’altra, ovvero quella che tra pochi giorni vedrà i piccoli allievi tornare sui banchi della Montini, un altro edificio che “secondo gli studi dell’Unimol dovrebbe essere o adeguato simicamente o, abbattuto e ricostruito. “Siamo passati – rimarcano i genitori – dalla padella alla brace”. Ecco perché gli stessi nella missiva chiedono all’amministrazione “un impegno concreto sul reperimento delle risorse, sul lavoro tecnico e amministrativo da parte del personale del Comune, affidamento dei lavori, rapidità nell’esecuzione degli stessi”.
Solo così, concludono i genitori rivolgendosi all’esecutivo Battista, “avrete la possibilità di riabilitarvi ai nostri occhi e a quelli dell’intera cittadinanza”.