Edilizia scolastica, nessun mutuo per Mascione. I genitori: “Siamo stati ingannati”

Non si ferma la protesta dei genitori per la questione dell’edilizia scolastica. A scendere nuovamente in campo sono le mamme e i papà dei bambini della scuola di Mascione. Dopo gli striscioni e la protesta in piazza, questa volta, tornano a far sentire la loro voce con un’accorata lettera indirizzata agli amministratori comunali. Al centro della questione il mutuo alla Banca europea degli investimenti che sarebbe dovuto servire alla realizzazione del nuovo edificio scolastico. Lo scorso venerdì 25 agosto, durante l’assise civica, erano stati i consiglieri del Movimento Cinque Stelle a mettere in luce come, nel documento unico di programmazione, non risultasse alcun mutuo per l’edilizia scolastica e in modo particolare quello per l’edificio di contrada Casale.

A confermare ciò ci sono oggi i genitori di Mascione che, all’amministrazione, rivendicano l’aver taciuto come per l’accensione di un mutuo Bei occorrano almeno due anni.

“Allora, – chiosano i rappresentanti rivolgendosi agli amministratori – avete scherzato quando ci avete comunicato che erano stati stanziati 11 milioni di euro per ricostruire, tra gli altri edifici scolastici, anche quello di Mascione?  E poi, in base a quale ragionamento o, valutazione di tipo politico, avete spostato i fondi già stanziati in favore della scuola di Mascione verso un altro istituto scolastico? E’ azzardato ipotizzare che speravate nella soppressione di questa scuola e, quindi, avete proceduto da subito a stornare le risorse?  E come mai,  – chiedono ancora – a distanza di un anno, solo ora e perché pressati da una recente richiesta di accesso agli atti, ci avete fatto sapere che per avere un prestito BEI occorrono almeno due anni? Ora cosa farete per trovare i soldi?  Pensate di vendere immobili comunali?  Oppure pensate di far ricorso ad un mutuo ordinario, nel qual caso non si poteva fare prima questo passo obiettivamente più agevole?”

“Chiacchiere ingannatrici e tempo perso”, usano poi queste parole le mamme e i papà della scuola di Mascione riferendosi alle promesse “di realizzare la nuova scuola entro due anni”.

La realtà per gli stessi è un’altra, ovvero quella che tra pochi giorni vedrà i piccoli allievi tornare sui banchi della Montini, un altro edificio che “secondo gli studi dell’Unimol dovrebbe essere o adeguato simicamente o, abbattuto e ricostruito. “Siamo passati – rimarcano i genitori – dalla padella alla brace”. Ecco perché gli stessi nella missiva chiedono all’amministrazione “un impegno concreto sul reperimento delle risorse, sul lavoro tecnico e amministrativo da parte del personale del Comune, affidamento dei lavori, rapidità nell’esecuzione degli stessi”.

Solo così, concludono i genitori rivolgendosi all’esecutivo Battista, “avrete la possibilità di riabilitarvi ai nostri occhi e a quelli dell’intera cittadinanza”.


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