Quattromila serviranno per le tabelle millesimali dell’accatastamento delle case popolari di via Facchinetti. Proprio queste ultime, realizzate come opere a scomputo dalla ditta che si aggiudicò la lottizzazione di Parco San Giovanni, ai tempi dell’amministrazione guidata da Di Bartolomeo, dovrebbero infatti essere assegnate entro un breve giro di posta, così come evidenziato dal primo cittadino, Antonio Battista.
Critico sulla variazione di bilancio è stato il consigliere di minoranza, Francesco Pilone che ha contestato soprattutto il metodo utilizzato dalla maggioranza del sindaco. “Continua ad esserci una totale mancanza di programmazione e, da più di tre anni, sui temi fondamentali si continua a lavorare sempre per urgenza. In un contesto in cui tutto diviene possibile ipotizzo come, anche destinare 100mila euro per la piantumazione degli alberi possa risultare urgente”, ha chiosato Pilone che ha continuato a rimarcare come, troppo spesso, in virtù dell’urgenza si continui a bypassare la discussione e il potere del Consiglio.
Scettici sul metodo anche i pentastellati che si sono astenuti. “Pur essendo a favore dello stanziamento dei fondi per le indagini geologiche continuiamo a non condividere il modus operandi di questa amministrazione”, ha detto il consigliere Luca Praitano, motivando il voto del gruppo.
Con tre astenuti, un unico contrario e 16 voti favorevoli, il Consiglio comunale ha, così, approvato uno storno dei fondi, in un’aula di Palazzo San Giorgio, dove i motori per la prossima tornata elettorale si stanno già scaldando da un po’ di tempo e dove alcuni esponenti delle minoranze sembrano già aver iniziato a strizzare l’occhio ai chi sta dall’altra parte.
Sullo sfondo le regionali, che faranno da apripista al rinnovo del Consiglio comunale, un anno dopo. Ma in un contesto di campagna elettorale qualcuno tra i banchi della maggioranza continua a essere convinto, sussurrandolo a margine dell’assise civica, come sia “la mancanza di una vera opposizione a creare crepe interne alla stessa maggioranza”. Insomma, un po’ come sapere che il mancato rispetto del classico gioco dei ruoli, tanto caro alla politica, possa portare a far nascere equilibri tanto diversi, quanto pericolosi.