GIUSEPPE FORMATO
Le minoranze a Palazzo San Giorgio hanno colto l’assist a porta vuota fornito dalla maggioranza guidata dal sindaco Antonio Battista, accusando il centrosinistra al governo della città di Campobasso.
La triade centrista composta da Ambrosio, Madonna e Colarusso e l’oppositore più a sinistra della maggioranza Durante non si presentano alla prima convocazione della seduta chiamata ad approvare il bilancio, col risultato che sarà tutto rinviato alla seconda convocazione di martedì 1° settembre 2015. Insieme a loro, assenti ma giustificati i rappresentanti del Partito Democratico: Molinari e Viola. Forfait anche tra le fila della minoranza: mancavano, infatti, Scasserra e Pascale.
I consiglieri di opposizione del Movimento 5 Stelle (al completo con Felice, Gravina, Cretella e Praitano)e della Coalizione Civica (presenti Pilone, Cancellario e Tramontano) hanno optato per due distinte conferenze stampa.
“Il centrosinistra – hanno sottolineato i pentastellati – si è arenato al primo grande appuntamento. Su questo punto sono due le analisi: hanno voluto vincere a tutti i costi e, dopo appena un anno, la maggioranza è già sfaldata; inoltre, siamo stati chiamati ad approvare un bilancio asfittico e ingessato, un copia e incolla di quelli degli anni scorsi e della precedente amministrazione. E a pagare questa situazione sono i cittadini”.
Entrando più approfonditamente sul documento contabile, i consiglieri del Movimento 5 Stelle hanno proseguito: “Abbiamo presentato pochi emendamenti perché già l’anno scorso la maggioranza ci preannunciò che li avrebbe bocciati tutti, quindi non ci abbiamo perso tempo, evidenziandone solo lacune e carenze. Le uniche cifre milionari presenti nel bilancio – hanno sostenuto i grillini – sono quelle in conto capitale, dove troviamo i grandi finanziamenti di quelle opere in calendario da anni. Non abbiamo trovato fondi, invece, per quelle piccole opere approvate dal Consiglio comunale, come le webcam nella sala consiliare o dove si svolgono le commissioni”.
“Questa maggioranza ha raschiato il fondo – hanno incalzato Gravina, Cretella, Praitano e Felice – perché facendo un lavoro di comparazione tra il bilancio 2015 e quello degli altri anni, al di là delle tante promesse, abbiamo riscontrato soltanto servizi minimi, nonostante una pressione fiscale asfissiante. Eppure, l’ente comunale potrebbe recuperare milioni di euro dal recupero crediti in merito all’evasione fiscale, argomento sul quale anche i revisori dei conti hanno tirato le orecchie a questa amministrazione”.
I pentastellati hanno lanciato accuse anche sui servizi a domanda individuale in materia di impianti sportivi, aree mercatali e asili nidi, evidenziato come “il Comune stia svendendo le strutture sportive, sulle quali la copertura comunale, in riferimento ai costi, è soltanto dell’1,81% con una riduzione, rispetto al 2014, del 4,5%. Basta pensare al circolo tennis della Villa de Capoa, il cui valore supera il milione di euro: la gestione è stata conferita per 5.010 euro. In pratica, con quella cifra irrisoria, un privato può fare business con una struttura comunale. Noi, sulla questione, chiederemo un valore a base d’asta più congruo e, soprattutto, controlli da parte dell’amministrazione sullo stato di manutenzione, sui lavori alle strutture e, in quanto impianto pubblico, tariffe minori rispetto ai privati, per favorire tutti i cittadini all’accesso alle attività sportive”.
A seguire, dopo la conferenza stampa del Movimento 5 Stelle tenutasi nella sala Mancini, anche Pilone, Cancellario e Tramontano hanno incontrato i giornalisti nella sala consiliare. Stesso argomento, simili i contenuti.
“A un anno dall’insediamento – hanno affermato i tre ‘civici’ – questa amministrazione già scricchiola. Un segnale negativo per la città di Campobasso e per i suoi abitanti. Ambrosio, Madonna e Colarusso stanno frenando l’attività amministrativa del capoluogo molisano. Battista non si sta differenziando da Di Bartolomeo. La questione relativa al rapporto uscite-entrate degli impianti sportivi, pari al 1,81%, denota una scarsa capacità imprenditoriale del Comune di Campobasso. A fronte di 287mila euro di spese, se ne recuperano poco più di cinquemila. Non vediamo fondi per le aree mercatali e per gli asili nido. Ora già sappiamo cosa accadrà: a novembre si procederà con l’assestamento di bilancio e con i fondi di riserva per far quadrare i conti”.
I tre esponenti della Coalizione Civica si soffermano sulla cultura, affermando: “Assistiamo a eventi organizzati da associazioni, ai quali è delegata l’organizzazione delle manifestazioni culturali di questa città. Non è così che, a nostro avviso, si sviluppa la cultura. L’amministrazione, motu proprio, deve essere in grado di organizzare gli eventi, rispetto ai quali non c’è trasparenza sulla scelta delle associazioni delegate. Non abbiamo assistito a un bando”.
“È una farsa – prosegue l’attacco di Pilone, Cancellario e Tramontano – la riduzione dello 0,1% della Tasi, così come l’aumento della Tari per i commercianti penalizza, paradossalmente, chi produce meno immondizia. Aspettiamo – hanno concluso – il recupero crediti, non previsto da questo bilancio, grazie al quale le casse comunali saranno rimpinguate di ben cinquanta milioni di euro”.
La Coalizione Civica presenterà, martedì 1° settembre, quattro emendamenti: sullo stanziamento dei fondi per eliminare le barriere architettoniche davanti agli esercizi commerciali, sullo stanziamento di maggiori fondi per il materiale didattico delle biblioteche comunali e sull’edilizia scolastica, sul potenziamento dell’asilo nido comunale. Gli ordini del giorno dei ‘civici’, invece, avranno ad oggetto le emergenze sociali.