Immediata la risposta del sindaco Roberto Gravina alla sollevata di scudi dell’opposizione di centrosinistra a Palazzo San Giorgio, in merito alla dotazione di pistole per gli agenti della Polizia Municipale.
“Non è sicuramente intenzione dell’amministrazione comunale trasformare il progetto del Far West all’americana, ma è qualcosa di diverso – la risposta di Gravina – Si tratta di una misura per rafforzare la sicurezza dell’ordine pubblico in favore della Polizia Municipale, privilegiando l’assunzione di personale a tempo determinato e la dotazione delle pistole. Il numero di armi era insufficiente per coprire tutto il personale e, così, per garantire al personale che svolge ordine pubblico la sicurezza propria”.
“Ricordiamo – conclude il primo cittadino – che l’utilizzo di un’arma è qualcosa che va ricondotto a estreme ipotesi di autodifesa personale e non deve passare il messaggio che si arma la Polizia Municipale, perché si voglia incentivare l’utilizzo delle arme. Crediamo nella prevenzione contro l’utilizzo delle droghe, ma è lo stesso progetto che limitava in una parte residuale la formazione nelle scuole”.
“Abbiamo ascoltato la repentina, quanto inimmaginabile, replica del Sindaco, che ha confermato la scelta di spendere gran parte delle somme progettuali, destinate alla prevenzione dello spaccio davanti alle scuole, in pistole – la controreplica del centrosinistra – Senza entrare nel merito della scelta di armare la polizia municipale, siamo totalmente contrari all’idea che le risorse destinate a prevenire le dipendenze nelle scuole vengano usate per acquistare armi. Abbiamo un’altra idea di scuola, di società, di prevenzione. Chiederemo con apposita mozione che si esprima il consiglio, se non si procederà alla immediata revoca/modifica della decisione. Ribadiamo: un passo indietro e due avanti, per destinare le risorse non alle pistole ma a personale qualificato che operi in raccordo con Dirigenti scolastici, docenti e famiglie”.