È stato celebrato a Campobasso in Piazza Vittorio Emanuele II, con un recital mob degli alunni del Liceo Galanti del capoluogo molisano e da due classi quinte della scuola primaria Enrico D’Ovidio, il 30° anniversario della caduta del Muro di Berlino.
È stata un’occasione per riflettere e per rendersi conto di come, nonostante i profondi cambiamenti seguiti a quell’accadimento epocale, altri 62 muri e barriere sono stati eretti nel mondo dividendo popoli e nazioni e altri sono ancora in costruzione anche in Europa.
Il Comune di Campobasso, con un apposito ordine del giorno discusso in Consiglio comunale lo scorso 12 settembre ed approvato all’unanimità, ha aderito alla “Giornata nazionale di mobilitazione contro tutti i muri” indetta dalla Tavola della pace e dal Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la pace e i diritti umani in occasione del 30° anniversario della caduta del Muro di Berlino.
“Il trentesimo anniversario della caduta del Muro di Berlino è un’occasione per riflettere, capire cosa sta succedendo e reagire – ha proseguito l’esponente di Forza Italia – Questa deve essere un’occasione anche per organizzare un incontro pubblico di riflessione con il coinvolgimento di tutta la filiera istituzionale, al fine di parlare ai nostri giovani quanto difficile sia il dialogo tra i popoli e quanto sia importante oggi essere in Europa”.
Esposito spiega anche come sia da rilevare “come la Presidenza del Consiglio, l’assessore al ramo e la Commissione competente non abbia comunicato al coordinamento nazionale l’iniziativa organizzata. Campobasso, così, non è stata inserita nell’elenco delle settanta città partecipanti alla Giornata di celebrazione dei trenta anni della caduta del Muro di Berlino. Mi farò carico io di comunicare a chi di dovere quanto fatto per la nostra città”.
Alla manifestazione intervenuto anche il sindaco di Campobasso, Roberto Gravina. “Un anniversario come questo che viene celebrato oggi in tutto il mondo, riveste un significato simbolico potente e in grado di coinvolgere in riflessioni ampie e approfondite la nostra società – ha dichiarato il primo cittadino – In piazza abbiamo i giovani che si dimostrano, forse anche per indole, più pronti a superare certe barriere, ad abbattere distinzioni e pregiudizi, ma è l’intera società che deve essere in grado di superare quelle linee di confine che troppo spesso emarginano chi riteniamo essere diverso da noi anche nella nostra quotidianità”.
Carola Pulvirenti