Braccio di ferro tra l’azienda municipalizzata Sea, che in città gestisce il servizio di raccolta differenziata e il piano neve, e il Comune di Campobasso, quest’ultimo socio che, tramite il direttore generale, ha anticipato di due settimane la convocazione dell’assemblea per l’approvazione del bilancio, già prevista dal presidente Stefano Sabatini per l’11 aprile. Sembrerebbe che l’anticipazione dell’assemblea dei soci sia stata voluta dal Comune per evitare di entrare nei 45 giorni precedenti le elezioni, tempo in cui non sarà più possibile, da parte del sindaco Antonio Battista, compiere atti di straordinaria amministrazione, come la nomina del nuovo Consiglio d’Amministrazione.
“Non prenderò parte all’assemblea dei soci di lunedì 1° aprile”. Ad annunciarlo è il presidente della ‘Sea – Servizi e Ambiente – Spa’, l’avvocato Stefano Sabatini, che spiega: “In qualità di Presidente del Consiglio d’Amministrazione della Sea non posso prendere parte a un’assemblea convocata da chi non è legittimato a farlo. Lo Statuto dell’azienda municipalizzata prevede che sia l’amministratore a convocarla, rinforzato dalle norme generali del Codice Civile, per il quale l’assemblea per l’approvazione del bilancio non può essere mai convocata dai soci”.
“L’assemblea di lunedì 1° aprile – sostiene l’avvocato – è stata convocata dal direttore generale del Comune di Campobasso con un documento che contrasta con l’atto amministrativo, inviato via Posta Elettronica Certificata, firmato dal sottoscritto, così come previsto dalla normativa vigente”.
“La convocazione legittima è quella dell’11 aprile – prosegue il presidente del CdA della Sea – Una data scelta non a caso, bensì determinata dal tempo previsto dalla legge per dare modo alla società esterna di revisione dei conti di redigere la relazione al bilancio, che il 29 marzo, giorno in cui era già stata convocata l’assemblea da parte del direttore generale dell’ente comunale, ancora non era pronta”.
“La Sea – incalza e conclude Stefano Sabatini – ha sempre operato nel rispetto della legalità e noi continueremo in questo solco fino all’ultimo giorno del mandato. I motivi dell’illegittimità dell’assemblea del 29 marzo, aggiornata al 1° aprile, sono stati già scritti a verbale e, inoltre, esplicitati in una nota inviata al direttore generale del Comune di Campobasso e al sindaco Antonio Battista”.