Vinchiaturo, il centro di accoglienza per ragazze madri diviene realtà. Un altro progetto di solidarietà nato grazie alla caparbietà di padre Lino

La locandina dell’inaugurazione di “Casa Martina” (cliccare per ingrandire)

Il centro di accoglienza per ragazze madri di Vinchiaturo da domenica 7 febbraio diventa una realtà. Alle 16, in contrada Gorgorotondo, il taglio del nastro della struttura che prende il nome di “Casa Martina”, in memoria di una bambina che non c’è più.

Il progetto, promosso dalla Comunità terapeutica “La Valle” di Toro in collaborazione con il Movimento per la Vita di Campobasso e l’arcidiocesi, è diventato realtà grazie alla donazione della casa da parte di Teresa Iarocci. L’edificio che può ospitare 8 donne è stato completamente ristrutturato ed è composto da cinque stanze, due bagni, un’ampia sala da pranzo e una  cucina.  Attorno alla struttura anche circa mille metri quadri di terreno.

Alle donne in difficoltà il centro offrirà vitto, alloggio, vestiario, assistenza medica e religiosa, sostegno psicologico durante e dopo il periodo della gravidanza. Le madri saranno, inoltre, accompagnate in un percorso di reinserimento sociale, che fornirà loro gli strumenti utili a poter rielaborare il proprio progetto di vita. Nella struttura opereranno assistenti sociali, psicologi e volontari.

Ancora un progetto di solidarietà realizzato grazie alla caparbietà di padre Lino Iacobucci, che nel corso di quasi 27 anni di attività della comunità ‘La Valle’, nel piccolo paese alle porte di Campobasso, ha aiutato tantissimi ragazzi ad uscire dal tunnel della droga e dell’alcol, dimostrando come la parola di Dio debba trovare il coraggio di travalicare i luoghi tradizionali di preghiera.

Per reperire fondi utili a realizzare il progetto padre Lino, tra la meraviglia di molti, mise in vendita sul famoso sito di annunci, subito.it, l’altare sul quale Papa Francesco celebrò la messa a Campobasso.

L’altare era stato realizzato per l’occasione da una artista senegalese della comunità. Interamente in ferro battuto la tavola liturgica raffigurava un giovane in procinto di precipitare nel vuoto che veniva sostenuto e “tirato fuori” proprio dalla mano del Santo Padre. Un gesto significativo che evocava la salvezza della fede e la forza di chi sorregge e guida chi sta per perdere la strada maestra, proprio quella forza di cui avrà bisogno chi alloggerà nella nuova struttura di Vinchiaturo.

fab.abb.

 

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