La raccolta differenziata nel quartiere Cep di Campobasso ha ufficialmente preso il via lo scorso 23 luglio. Per l’attivazione del servizio, in uno dei quartieri più popolosi della città, non erano mancate le polemiche.
A destare preoccupazione tra i residenti i soli due giorni in cui è previsto il ritiro dell’organico, ma anche la consegna dei nuovi secchi che, in alcune zone, non ha fatto immediatamente seguito alla rimozione dei vecchi bidoni.
Ora, a più di un mese dall’inizio della differenziata, i problemi nel quartiere non sembrano affatto risolti. Probabilmente anche la poca sensibilizzazione dei cittadini sta trasformando alcuni vicoli della zona come discariche a cielo aperto.
Accade ad esempio in via XXIV Maggio, sotto i vicoli di quella che prima era la sede della BNL. “Un vero e proprio porcile”, dice un residente indignato per il comportamento dei suoi concittadini che abbandonano in quel posto i rifiuti.
“Nessuno può fare niente e, – racconta Alessio – se lo comunichiamo alla Sea, ci viene risposto che non può raccoglierla in quanto lontana dai bidoni della differenziata”.
“Cosa fare in questi casi?”, chiede allora uno dei residenti che si appella alle istituzioni competenti per poter risolvere il problema.
Se è vero che all’indecenza di molti non sembra esserci fine, forse è pur vero che le istituzioni hanno il compito e il dovere di non abdicare mai alla sensibilizzazione dei cittadini verso tali tematiche.
Condivisione ed educazione al rispetto dell’ambiente dovrebbero, infatti, essere i capisaldi di chi amministra la città, dove forse in fondo le scelte calate dall’alto, quasi mai producono gli effetti sperati.
f.a