Via Crispi, i genitori dicono no alla divisione degli studenti in tre plessi scolastici: “Per i nostri figli vogliamo i container o un’altra struttura idonea”

L’incontro di sabato 6 febbraio del comitato dei genitori degli studenti di via Crispi con il sindaco Battista

GIUSEPPE FORMATO

Reale volontà di trovare una soluzione per i propri figli, o una guerra politica contro l’amministrazione comunale? È quanto si domandano un gruppo di genitori, stanchi del muro contro muro, con il quale il comitato della scuola di via Crispi sta seguendo le vicende relative alla chiusura della scuola “Scarano”.

“Il comitato si è irrigidito sulle sue posizioni – le parole di un gruppo di genitori che auspicano una soluzione nel più breve tempo possibilee se continua questa battaglia, che sembra essere scesa solo sul piano politico, a rimetterci saranno soltanto i nostri figli”.

Il comitato, infatti, è rigido sulle sue posizioni e anche dall’assemblea di ieri sera, lunedì 8 febbraio 2016, è emerso un diniego rispetto alle proposte avanzate dal sindaco Antonio Battista, a una delegazione di genitori, nell’incontro di due giorni prima, rispendendo al mittente l’ipotesi di dividere gli studenti tra le scuole ‘Colozza’, ‘Montini’ e al Convitto ‘Mario Pagano’.

I genitori dei bambini della scuola di via Crispi – si evince dal verbale dell’assemblea – ritengono irricevibili le proposte dell’amministrazione comunale, perché “la soluzione alternativa al turno pomeridiano è una sorta di ‘aut aut’ con il quale l’amministrazione comunale, responsabile per non aver disposto gli accertamenti ingegneristici durante la sospensione estiva del 2015, rimanda ai genitori e all’Istituto la scelta, ribaltando il livello delle responsabilità; la ricognizione effettuata sugli edifici scolastici risulta essere imperfetta e incompleta; la mancanza anche di una sola delle certificazioni, previste dalla legge, renderebbe non conforme la soluzione proposta con quanto richiesto dai genitori”.

Questi i motivi del rifiuto di ogni trattativa con l’amministrazione comunale da parte del comitato dei genitori, che rispedisce al mittente le proposte arrivate da Palazzo San Giorgio, formulando ‘motu proprio’ le proprie richieste, quelle che, solo se accettate dal primo cittadino, porranno fine a questa battaglia.

Il comitato dei genitori, nell’assemblea, ha votato per due soluzioni, che erano già state escluse, per motivi di opportunità e tempistica, dall’amministrazione comunale: il trasferimento degli studenti nei container da allestire nel piazzale della ‘Scarano’, nell’area fieristica di contrada Selva Piana, oppure all’ex stadio “Romagnoli”; in alternativa, lo spostamento della scuola in un altro edificio idoneo all’uso scolastico e con tutte le prescrizioni previste dalla legge.

Il comitato, infine, auspica, a conclusione del verbale, che l’anno scolastico 2016/2017 inizierà con l’apertura delle due nuove scuole in costruzione, in via Insorti d’Ungheria e in via Berlinguer.

I genitori dovrebbero tornare domani, mercoledì 10 febbraio 2016, a Palazzo San Giorgio dal sindaco Battista, il quale per evitare il pomeriggio era propenso alla divisione nei tre plessi scolastici. Non è escluso che, stante così la situazione, in attesa degli esiti degli studi dell’Università di Perugia sulla struttura di via Crispi, per i quali il comitato dei genitori ha chiesto un’accelerazione dei risultati, i piccoli studenti continueranno a seguire le lezioni di pomeriggio alla ‘Colozza’, così come avviene da una ventina di giorni.

 

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