Una scommessa vinta quella dell’uscita straordinaria dei Misteri.
In migliaia hanno voluto assistere a un evento probabilmente irripetibile per la città di Campobasso, promosso in occasione dei 300 anni dalla nascita del ‘padre’ degli Ingegni, Paolo Saverio Di Zinno.
I quadri volanti, ‘nudi‘, sono usciti dal Museo di via Trento per essere posizionati dai portatori sotto i portici di Palazzo San Giorgio. Dopo la santa messa, celebrata nella chiesa della Libera dall’arcivescovo di Campobasso-Bojano, Giancarlo Bregantini, è andato in scena il rito magico della vestizione.
Un momento al quale in tantissimi hanno voluto assistere, assiepati dietro le transenne.
Come da rituale, i protagonisti della scena sono stati i diavoli che si sono prestati agli scatti di fotografi e giornalisti, non mancando di rendere il volto nero a tanti presenti: sindaco compreso.
La sfilata degli Ingegni è stata preceduta dall’accensione delle luminarie e l’albero di 18 metri in piazza Vittorio Emanuele ha fatto da cornice all’uscita insolita di quei quadri volanti che, all’ultimo, hanno compiuto un giro più lungo del previsto.
Il freddo non particolarmente pungente ha, infatti, permesso ai Misteri di attraversare tutto il corso principale e svoltare su viale Elena, per ritornare nuovamente sotto Palazzo San Giorgio. In un primo momento il ritorno doveva, infatti, avvenire dal lato del corso principale, con un percorso più breve.
Prima della tradizionale benedizione del vescovo Bregantini, le parole di un primo cittadino particolarmente emozionato dal balcone di Palazzo di Città.
“Meraviglia, gioia e felicità”, con queste parole il sindaco Battista si è rivolto alle migliaia di persone presenti, alle quali ha voluto ricordare come tutti gli sforzi compiuti abbiano rappresentato l’anima di “un popolo rimasto fedele per ben 300 anni al suo più celebre artista”.
“Anche il tempo è stato clemente e ci ha dato ragione”, ha detto il sindaco, il quale non ha mancato di lanciare una frecciatina a chi aveva espresso perplessità circa la manifestazione. Battista ha, infine, voluto ringraziare tutti i figuranti e i portatori, “per lo spettacolo meraviglioso offerto alla città”.
Sicuro che a premiare il capoluogo sia stato lo stesso Di Zinno che dall’alto ha guardato una città capace di rendergli omaggio si è, invece, detto Bregantini.
“Eravamo perplessi – ha ammesso l’arcivescovo – e Dio ha voluto premiarci”. Con queste parole il metropolita ha commentato dal balcone di Palazzo di Città il pomeriggio di sole che ha accompagnato l’uscita straordinaria dei Misteri, sulla quale è scesa poi la benedizione, dopo la quale gli Ingegni hanno ripreso la strada verso il Museo di via Trento.
Tanti gli amministratori comunali e regionali che hanno affollato le stanze di Palazzo San Giorgio. Dal governatore Toma, all’assessore Cotugno, al presidente del Consiglio Micone, passando per i consiglieri provinciali Marone e Amoroso. Presente anche il questore Caggegi e il comandante dei Carabinieri Gaeta.
Il 2 dicembre 2018 per la città di Campobasso è, così, destinata a rimanere una giornata storica.
Soddisfatti gli organizzatori, in modo particolare il primo cittadino che si è mostrato finalmente sorridente dopo la tensione che ha accompagnato gli ultimi giorni e soprattutto gli ultimi episodi di cronaca, stigmatizzati come un vero e proprio “boicottaggio alla città”. Quello stesso capoluogo dove il clima è reso rovente dalle amministrative 2019, che pure hanno fatto da sfondo a un evento che, invece, semplicemente non avrebbe dovuto avere colore politico.