Una missione di pace da cui non è più tornato: un quadrangolare di calcio rende omaggio al parà molisano Alessandro Di Lisio

A 9 anni da quel drammatico giorno Campobasso ricorda il caporalmaggiore scelto che perse la vita in Afghanistan

Era il 14 luglio del 2009 quando Campobasso e il Molise intero pianse la morte di Alessandro Di Lisio. Il caporalmaggiore scelto perse la vita in una missione di pace in Afghanistan.

Un ordigno esploso contro la pattuglia vicino a Farah non gli lasciò scampo. Erano 4 mesi che Alessandro si trovava in missione, aveva solo 25 anni.

Il paracadutista dell’ottavo genio guastatori della Folgore, faceva parte di un team specializzato nella bonifica delle strade, prima del passaggio di convogli militari e diplomatici. Quel giorno Alessandro era impegnato con un gruppo di commilitoni a bordo di due veicoli e di un mezzo blindato, quando la bomba esplose con una potenza superiore a quella di esplosivi analoghi utilizzati in passato.

A 9 anni da quel drammatico giorno la città di Alessandro (dove è stato costituito anche un Comitato in suo onore ndr) non ha dimenticato chi ha servito lo Stato pagando con la propria stessa vita. Sabato 14 luglio il capoluogo è pronto a rendere omaggio al parà molisano.

Lo farà con una giornata che, insieme al rito religioso della Santa Messa, celebrata alle 9.30 nella chiesa dei Monti, al quale farà seguito la visita al cimitero, unirà un momento di condivisione all’insegna dello sport.

Alle 16 e fino alle 20 a Parco San Giovanni si terrà, infatti, un quadrangolare di calcio a cinque fra tre squadre locali ed una quarta squadra composta da atleti dell’8° Reggimento Genio Guastatori Paracadutisti, al quale apparteneva Alessandro.

Si tratta di un evento fortemente voluto dagli amici di Alessandro in suo onore: un modo per dirgli che la sua terrà non ha dimenticato uno dei suoi giovani figli, che ha perso la vita in nome della pace.

 

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