In seicentomila per il Villaggio Coldiretti: il Molise stupisce. Protagonista la città di Campobasso. Colagiovanni: “Vicini alle aziende che promuovono la regione”
Redazione
Da venerdì 24 novembre, secondo le valutazioni della questura, sono state oltre seicentomila le persone che hanno visitato nei tre giorni del fine settimana il ‘Villaggio Coldiretti’ a Napoli. Alla rotonda Diaz, sul lungomare Caracciolo, un chilometro e mezzo di mercati, cibo di strada contadino ed esposizioni dove è stato possibile acquistare direttamente dagli agricoltori, anche terremotati, le eccellenze del Made in Italy. Una tre giorni che ha visto il Molise protagonista nella città partenopea sia per i suoi prodotti di eccellenza, tutti targati Campagna Amica, sia per il suo calore che ha fatto conoscere il “sapore” di quella che è la seconda più piccola d’Italia. Fra le centinaia di migliaia di visitatori del Villaggio, massiccia è stata proprio la presenza di molisani che sono giunti a Napoli, da tutta la regione, con vari mezzi, tra i quali 35 pullman, per un totale che ha largamente superato i 2000 amanti del vero Made in Italy.
Indiscusso il successo riscosso dai produttori molisani che dai formaggi agli insaccati, passando per l’olio, il vino, la pasta, la pasticceria secca, la frutta, gli ortaggi, hanno incantato le miglia di visitatori che ogni giorno, fin dalle prime ore del mattino, hanno affollato il mercato di Campagna Amica, scoprendo le peculiarità di una regione tanto piccola quanto ricca di prodotti (sono ben 159 le specialità regionali censite in Molise). Così dalla farina e i biscotti alla canapa, passando per l’originale e rarissimo pomelo (uno degli agrumi più antichi al mondo), tra i vini l’immancabile Tintilia. Tra i legumi infine, quelli “antichi” riscoperti. Il Molise ha saputo stupire anche il visitatore più esigente. Apprezzatissime anche le esibizioni musicali degli zampognari, del gruppo folkloristico di Agnone e dei bufù di Casacalenda, che hanno reso l’atmosfera del Villaggio festosa e frizzante.
A prendere parte alla tre giorni anche il governatore Frattura, la parlamentale Laura Venittelli e altri esponenti della politica molisana. Presente oggi, domenica 26 novembre, per l’ultimo giorno della kermesse targata Coldiretti anche l’assessore alle Attività Produttive del Comune di Campobasso, Salvatore Colagiovanni. “Una doverosa visita –le parole di Colagiovanni – per far sentire la vicinanza delle istituzioni a tutte quelle aziende che veicolano il marchio Molise in giro per l’Italia e per il mondo. La ventesima regione d’Italia annovera tante eccellenze e, in occasione di questi eventi, il Molise si mette sempre in mostra. Gli stand delle nostre aziende sono stati letteralmente presi d’assalto. È una iniziativa dalla quale prendere esempio – ha concluso Colagiovanni – e mi compiaccio con tutte le aziende molisane presenti, che hanno dimostrato come la nostra regione non sia seconda a nessun’altra. Mi preme sottolineare anche l’iniziativa dell’IPSASR – Istituto Professionale Servizi per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale ‘Leopoldo Pilla’ di Campobasso, le cui classi terze e quarte, impegnate nell’alternanza scuola-lavoro, hanno vissuto un’esperienza importante per la loro formazione”.
Proprio gli studenti della scuola di viale Manzoni hanno, infatti, trascorso tre giorni a Napoli dove, al fianco dello staff Coldiretti, hanno preso parte alla manifestazione, facendo conoscere più da vicino a cittadini e turisti il vino “Campo~Basso” e il sidro, prodotti dall’azienda agricola dell’Istituto Professionale per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale del capoluogo.
Presente oggi a Napoli anche la dirigente scolastica Rossella Gianfagnache, alla vigilia della manifestazione aveva parlato di “un’occasione unica per reimmaginare il futuro del food, in un contesto in cui il Molise, con la sua storia, la sua tradizione e la sua produzione tipica, può contribuire in maniera decisiva. Proprio come dimostrano i prodotti dell’azienda agricola della scuola, il vino e il sidro, delle cui peculiarità, in questi giorni, si faranno portavoce gli studenti”.