“Questo gesto – dicono oggi i genitori – potrebbe segnare l’epilogo, ma forse anche un punto di partenza. Non solo per noi, ma anche per tutti coloro che sono contrari all’immobilismo politico”.
Attenzione da parte dei genitori è stata, poi, posta sulla questione dei fondi. “È dal 2003 – dicono – che siamo in coda per questa scuola. I fondi Cipe che dovevano servire all’Istituto di Mascione sono stati dirottati su altre scuole. Oggi l’amministrazione parla di fondi Bei, ma i tempi per accedervi sono lunghissimi, non prima del 2019 0 del 2020. Ecco perché ad oggi chiediamo risposte certe e che l’amministrazione possa reperire altri fondi o accendere un mutuo”.
Dubbi e perplessità sono stati, inoltre, espressi anche sulla scuola che ospiterà i piccoli studenti di contrada Casale. “Tra pochi giorni – hanno detto – i nostri figli andranno alla Montini, altro istituto su cui l’Unimol ha espresso una serie di dubbi sulla sicurezza. Quindi, ad oggi la situazione è davvero complicata”.
Insomma, la protesta è entratao nel vivo e ora i genitori si dicono in attesa di ciò che vorrà fare il primo cittadino di Campobasso. Ma la campanella di inzio anno scolastico è già pronta per suonare.