Scuola di via Crispi, soluzioni alternative ai turni pomeridiani. Ipotesi divisione in tre plessi scolastici, ma qualche genitore chiede la riapertura della ‘Scarano’

Un momento dell’incontro a Palazzo San Giorgio

Nell’attesa che gli esperti dell’Università di Perugia si pronuncino sull’agibilità dell’edificio che ospita la scuola ‘Scarano’ di via Crispi, al vaglio dell’amministrazione comunale di Campobasso ci sono soluzioni per evitare i turni pomeridiani che i piccoli allievi, da circa quindici giorni, stanno affrontando alla scuola Colozza. Nell’orario normale le classi potrebbero essere smistate tra la stessa scuola di via Insorti d’Ungheria, la Montini e il Mario Pagano di via Roma, mentre da Palazzo San Giorgio si è già a lavoro per trovare locali idonei, attraverso apposito avviso pubblico, per il quale la Giunta avrebbe già deliberato.

Sono queste le soluzioni che il primo cittadino del capoluogo, Antonio Battista, alle prese con la delicata questione dallo sciame sismico iniziato lo scorso 16 gennaio, ha avanzato nell’incontro tenutosi a Palazzo San Giorgio questa mattina, sabato 6 febbraio. Attorno al tavolo della sala Mancini al fianco del sindaco la dirigente scolastica, Angelica Tirone, insieme ai rappresentanti del consiglio d’Istituto e del comitato della scuola.

Oltre alla sicurezza dei propri bambini le mamme e i papà chiedono soluzioni che possano andare incontro alle numerose esigenze dei genitori che lavorano e che proprio non riescono a far fronte ai turni pomeridiani. A non reggere questi ritmi anche gli stessi allievi, che preferirebbero entrare in classe nelle ore mattutine. Una soluzione che accontenti tutti però non c’è, soprattutto se spostare gli studenti in plessi diversi comporta problemi alle singole esigenze dei genitori, qualcuno dei quali a questo punto ha avanzato anche l’ipotesi della riapertura dello stesso edificio di via Crispi. Scuola sulla quale i tecnici del Comune non ne hanno mai certificato l’inagibilità.

Tuttavia, ora bisognerà attendere lo studio commissionato e tra l’altro pagato dal Comune all’Università di Perugia. Responso questo che potrà confermare o smentire quanto più volte espresso dai tecnici di Palazzo San Giorgio, ma prima di quel momento bisognerà pur venir a capo della delicata situazione. Dal canto suo Battista, nella riunione, promette la consegna delle due nuove scuole di San Lazzaro e via Berlinguer per il prossimo settembre.

Buone nuove anche dal Governo Renzi. Il premier ha, infatti, scritto una lettera a tutti i sindaci della penisola per rendere nota la cosiddetta operazione #Sbloccascuole, prevista dalla Legge di Stabilità 2016. 480 milioni di euro saranno, infatti, liberati dai vincoli di bilancio per interventi di edilizia scolastica. Così, entro il prossimo primo marzo gli Enti locali potranno trasmettere la domanda alla Struttura di Missione per l’Edilizia Scolastica della Presidenza del Consiglio dei Ministri, attraverso il sito www.sbloccabilancio.it, compilando il form on line.

“Sulla scuola non si scherza”, ha fatto sapere solo ieri Matteo Renzi, attraverso una nota da Palazzo Chigi. Una rivelazione la cui non banalità è ben conosciuta dal Molise intero, che ben 14 anni fa ha dovuto piangere i 27 angeli di San Giuliano di Puglia.

Mentre il premier ha sottolineato i risvolti positivi che un simile investimento avrà sul comparto dell’edilizia, quella che arriva da Roma è certamente un’occasione che il Comune di Campobasso non può o deve farsi scappare.

fab.abb

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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