Restauro del Castello Monforte, rifatta la convenzione con la sovrintendenza. Nuova illuminazione, fossato e ponte levatoio nel progetto

L’iter di riqualificazione del Castello Monforte, simbolo della città di Campobasso e monumento nazionale, sembra che abbia ripreso il suo cammino.

Un anno fa si leggeva la notizia che il Comune avrebbe affidato alla Sovrintendenza il progetto per il restauro, ma poi da quel momento nessun aggiornamento, fino a qualche giorno fa.

È del 10 giugno, infatti, la determina pubblicata da Palazzo San Giorgio che riapprova la convenzione tra l’autorità urbana e la Sovrintendenza Archeologica delle Belle Arti e Paesaggio del Molise per la progettazione e direzione dei lavori di riqualificazione e valorizzazione” del maniero che domina dall’alto il capoluogo.

Dal documento si evince che i rallentamenti nelle procedure sono stati causati da un difetto nella convenzione, che ha costretto gli addetti ai lavori a rifare tutto da capo. Nell’atto si legge, infatti che: “è nulla in quanto sottoscritta da un funzionario non avente capacità di adottare atti amministrativi con rilevanza esterna così come previsto dall’art. 17, comma 1 bis, del D.lgs. 165/2001”.

Per questo motivo, tutti gli atti successivi alla stipula dell’accordo sono stati dichiarati nulli.

L’immobile, dal valore inestimabile, sarà ristrutturato attraverso fondi Europei destinati alle Aree Urbane e con l’obiettivo di farlo tornare all’antico splendore originario.

1 milione e 200mila euro il costo stimato, che saranno utilizzati per  il rifacimento degli spazi interni, del fossato e del ponte levatoio, situato all’ingresso principale del maniero. Rispetto al progetto precedente, è stata inserità l’opportunità di una “progettazione per impianti meccanici, elettrici ed illuminotecnici”.

É da molti anni che si parla del restauro del gioiello di Campobasso, che necessita indubbiamente di una “rinfrescata”.

Ad oggi, infatti, si presenta in uno stato non proprio ottimale: vegetazione cresciuta sulle pareti laterali, antenne e ripetitori abbondano e l’illuminazione serale in alcuni punti è guasta.

Sarà forse questa la volta buona?

                                                                                                              P.G

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