GIUSEPPE FORMATO
Prosegue l’unione tra la Coalizione Civica e il Movimento 5 Stelle, i cui consiglieri comunali questa mattina, giovedì 4 settembre, hanno incontrato la stampa nella sala consiliare del Comune di Campobasso.
“Siamo qui – ha esordito Michele Scasserra (Polo Civico) – perché non possiamo non mettere in evidenza le difficoltà che stiamo incontrando nel tentativo di collaborare con la maggioranza di centrosinistra, per il bene della città. Gli amministratori di maggioranza sono chiusi, forse, perché sono consapevoli della propria inadeguatezza. Con i primi provvedimenti che ci siamo trovati a votare, abbiamo riscontrato una maggioranza impreparata, insicura e che lavora con approssimazione. Non si può votare favorevolmente il regolamento della Tasi senza aver approvato il bilancio preventivo, l’unico strumento con il quale possiamo sapere a quanto ammontano i servizi indispensabili, magari lavorando per ridurli. Nell’ultimo consiglio comunale si è verificato un fatto grave: si è rinviata la decisione su un provvedimento importante, quale è la lottizzazione del Parco dei Pini, perché minacciati da un politico o un imprenditore. Noi ce la mettiamo tutta, però, obiettivamente questa maggioranza si dimostra chiusa, prepotente e inadeguata”.
A entrare nella questione per la quale è stata convocata la conferenza stampa è stato il consigliere del Movimento 5 Stelle, Luca Praitano: “Sembrava, nei primi consigli, che ci fosse una certa collaborazione tra maggioranza e opposizione, tanto che abbiamo approvato alcuni provvedimenti importanti delle minoranze a voto unanime. Nel momento in cui si sono dovute mettere le mani in tasca ai cittadini, però, ci siamo accorti delle vere intenzioni di questo centrosinistra. Con i soli voti della maggioranza è stata approvata l’aliquota Tasi al 2,5 per mille e, come ha già affermato Scasserra, senza sapere se realmente occorreva portare ai massimi livelli l’imposta sugli immobili e i terreni agricoli. Avremmo voluto presentare un emendamento che avrebbe interessato lo 0,8 per mille a favore delle famiglie meno abbienti. Tuttavia, ci siamo trovati nell’impossibilità di chiederlo perché, non conoscendo i dettagli di come questa amministrazione vorrà spendere i soldi dei cittadini, non eravamo in grado di stabilire se l’intervento poteva essere adottato. Non potendo contare sul bilancio di previsione, né tanto meno su una bozza dello stesso, non potevamo sapere se quella percentuale fosse necessaria per far fronte ad altre spese. L’applicazione di queste imposte è stato soltanto un antipasto, salato, del consiglio comunale di mercoledì 3 settembre, perché a conclusione di giornata si è verificato un fatto politicamente grave. In merito alla lottizzazione del Parco dei Pini entro il 9 settembre l’assise di Palazzo San Giorgio deve rispondere al Tar, motivando in maniera più approfondita il diniego a nuove costruzioni, che il consiglio comunale ha votato lo scorso mese di febbraio. Questa maggioranza, invece, ha chiesto un rinvio, con la motivazione di dover approfondire la questione, portando in discussione il provvedimento il 12 settembre. Peccato che tre giorni prima scade la diffida del Tar Molise e in questo lasso di tempo potrebbe prendere pieni poteri un commissario, al quale saranno demandate tutte le decisioni, compresa quella di dare l’ok per la costruzione di nuove strutture”.
La vicenda della lottizzazione del Parco dei Pini è complessa: intervengono, così, anche Francesco Pilone (Democrazia Popolare) e Simone Cretella (Movimento 5 Stelle).
“Il consiglio comunale di Campobasso – ha esordito Francesco Pilone – ha votato una delibera, la numero 1 del 2014, con la quale ha dato il proprio diniego a variare la lottizzazione nella zona del Parco dei Pini. L’impresa facente capo a Renato Eliseo, così, ha inoltrato ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale, con la cui ordinanza il Tar ha chiesto al consiglio comunale di motivare meglio il diniego. Negli ultimi dieci giorni, però, la maggioranza è venuta in commissione per chiedere l’urgenza, deliberata all’unanimità. Eravamo d’accordo, tutti insieme, per procedere come richiesto dal Tar, ma ieri la sorpresa. Il sindaco Antonio Battista ha letto una nota dello studio legale Di Pardo, in virtù della quale la maggioranza ha chiesto la sospensione per approfondire il contenuto di questa nota. Così facendo si supereranno i termini imposti dal Tar e, dalla prossima settimana, potrebbe essere il commissario a decidere sul destino del Parco dei Pini, perché esautorerebbe l’amministrazione comunale da ogni decisione in merito. Il consiglio comunale di Campobasso ha subito un’intimidazione da un ufficio legale: è politicamente grave quanto accaduto. Noi dobbiamo rispondere ai cittadini non agli studi legali”.
“La lottizzazione del Parco dei Pini risale al 1977 – ha ricostruito la storia Simone Cretella, per riallacciarsi al presente – ed è stato l’imprenditore Sollazzo a dare vita al quel quartiere. I suoi eredi hanno, successivamente, venduto a Renato Eliseo, che ha provveduto a chiudere la lottizzazione, che ad oggi conclusa non è. La ditta è inadempiente, ma ha chiesto di poter espandere le costruzioni fino a via IV Novembre, per intenderci di fronte al distributore Agip, poco dopo la sede del Consiglio regionale. La variante alla lottizzazione prevede la costruzione di tre blocchi, complessivamente di circa ottomila metri cubi di cemento. Strutture da destinare, sostanzialmente, a un’area commerciale. Se si desse l’opportunità di edificare si avrebbero due conseguenze: un impatto di natura paesaggistica, dove tra le altre cose c’è anche un pezzo di tratturo, e un impatto socioeconomico, consentendo di fatto un terzo centro commerciale. La richiesta della variante è del 2011 e fu accordata per la costruzione di un polo scolastico: venuto meno l’interesse del Comune di far nascere una scuola non c’è più motivo di dare seguito alla variazione della lottizzazione. Daremo battaglia fino alla fine su questa questione”.