Il bullismo, la dipendenza dal gioco online, la prostituzione ed altre insidie che possono nascondersi nella rete sono i temi con i quali gli studenti dell’Istituto Superiore ‘Leopoldo Pilla’ di Campobasso sono stati chiamati a confrontarsi. Lo hanno fatto questa mattina, sabato 26 maggio, nell’auditorium dell’ex Gil di Campobasso dove hanno assistito alla proiezione del film ‘Infernet’. Una pellicola tutta italiana che, attraverso cinque storie di vita, ha raccontato ai giovani una serie di rischi connessi all’utilizzo del web e non solo, che possono rappresentare l’anticamera di un vero e proprio inferno.
“Utilizzare il momento multimediale – ha detto, infatti, il direttore della Cineteca Nazionale, Gabriele Antinolfi – significa andare diretti al problema, affrontarlo senza retorica e, soprattutto, riuscire a scavalcare quelle parole che probabilmente non avrebbero lo stesso effetto”.
“A un anno esatto dall’entrata in vigore della legge numero 71 del 2017 (Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del cyberbullsimo), abbiamo voluto promuovere questo incontro su un fenomeno sul quale è necessario non abbassare mai la guardia”. Queste, invece, le parole di Miguel Mastrangelo, docente e referente per il bullismo della scuola di via Veneto.
Al centro dell’incontro, promosso in collaborazione con la Fondazione Potito Istituto di Ricerca, le tante curiosità degli studenti, ma anche i nuovi strumenti, come ad esempio l’app YuoPol, utilizzati dalle forze dell’ordine per raccogliere le segnalazioni dei giovanissimi, nonché il lavoro dei diversi uffici della Polizia in cui gli agenti operano per garantire la sicurezza e la legalità. A salutare gli allievi ed evidenziare l’importante ruolo di simili incontri anche il sindaco della città, Antonio Battista.
Dello stesso parere la dirigente scolastica Rossella Gianfagna che ha posto l’accento su come, ancora una volta, la scuola abbia voluto dare l’opportunità agli allievi di vivere un momento formativo e di crescita all’insegna della legalità. “Non è stato un caso – ha detto – che abbiamo voluto inaugurare l’anno scolastico ospitando il Capo della Polizia (Gabrielli ndr)”. “Siamo onorati ancora una volta della presenza delle forze dell’ordine, in un’ottica di un lavoro che mira a fare rete per favorire la prevenzione”.
E proprio il questore Cageggi ha voluto consegnare una pergamena e una targa alla scuola. Simbolo tangibile di quel lavoro di rete che, insieme alle famiglie degli studenti, mira nella medesima direzione.