GIUSEPPE FORMATO
In tanti si sono presentati nel pomeriggio odierno, venerdì 11 settembre 2015, alle selezioni per il Grande Fratello. Nemmeno la pioggia è riuscita a fermare l’esercito di aspiranti concorrenti della casa più spiata d’Italia. Prima tutti a ripararsi nel bar adiacente la location del casting o sotto i balconi di Piazza della Vittoria.
Terminata la furia di Giove, ci ha pensato Apollo per rendere il pomeriggio più piacevole e, soprattutto, divertente. I futuri (si spera) concorrenti del Grande Fratello (e non poteva essere altrimenti) alla vista della fotocamera non si sono sottratti agli scatti e anche a qualche intervista. Come Carmela Micone di Agnone, che ha deciso di provarci perché “è un piccolo sogno che ho da bambina. Provare non costa nulla, anzi anche il premio in denaro fa gola di questi tempi”.
Da Trivento è arrivato Ivan Fiore, il quale va già oltre, pensando al futuro dopo il Grande Fratello: “È una bellissima esperienza già poter fare il provino. Se dovessi avere la possibilità di entrare nella casa di Cinecittà sarà bellissimo, anche in ottica futura. Non disdegno, infatti, di entrare a far parte del mondo dello spettacolo”.
Non solo giovani in fila in Piazza della Vittoria a Campobasso. Non ha vergogna di mostrarsi ai giornalisti presenti Antonio Perrella, sessantunenne del capoluogo di regione. “Oggi è il mio compleanno e spero che questo giorni mi porti bene. Ho già avuto esperienze come attore e partecipato ad alcuni provini cinematografici al porto di Anzio”.
Soddisfatto il presidente provinciale della Confesercenti, Pasquale Oriente, che ammette: “Se le condizioni meteorologiche fossero state più clementi, forse avremmo avuto una maggiore partecipazione. Va bene, comunque, anche così perché un buon numero di persone ha deciso di partecipare al casting. Sul Grande Fratello ho investito tanto, perché è stato un modo per condurre a Campobasso persone provenienti dagli altri centri molisani e dalle altre regioni. L’obiettivo è stato raggiunto. Basta pensare che hanno trascorso una giornata nel capoluogo molisano, che con molta probabilità non avrebbero visitato, un gruppo di persone arrivate in città da Foggia, San Giovanni Rotondo e Avellino. Alle prime luci dell’alba già si trovavano a Campobasso a fare colazione al bar. A mio avviso, nonostante le tante critiche, abbiamo dato un po’ di visibilità al capoluogo e in questi due giorni abbiamo permesso alla città di vivere”.
Le fotografie