Una signora anziana che timidamente si avvicina al sindaco di Campobasso per donargli un mazzo di fiori e una lettera di ringraziamento. Così, inaspettatamente, ha avuto inizio la cerimonia di inaugurazione del nuovo Centro di Volontariato denominato ‘Terzo Spazio’ nell’ex scuola elementare di via Cirese, al quartiere Cep del capoluogo.
Oltre alla presenza del primo cittadino, Antonio Battista, dell’assessore alle Politiche per il sociale, Alessandra Salvatore, del parroco di quartiere Don Vittorio Perrella e e dei rappresentati delle diverse associazioni di volontariato, una gremita folla ha voluto assistere al taglio del nastro davanti all’ingresso della struttura che, finalmente, è tornata a essere uno spazio non solo fisico ma anche simbolico.
“Grazie a tutti i presenti – le parole dell’assessore Salvatore – ed un ringraziamento vero e sentito gli ‘Amici del 112’ e a tutte quante le associazioni che hanno reso possibile questa inaugurazione, restituendo alla città un luogo importante, non solo da un punto di vista geografico ma uno spazio ideale per il terzo settore su cui noi abbiamo investito e vogliamo investire“
Un grande lavoro di gruppo dietro questa iniziativa che ha visto coinvolti e commossi anche i residenti del quartiere, ed è a loro che il sindaco Battista dedica uno speciale ringraziamento. “Tutte le persone qui presenti – dice il primo cittadino – hanno lavorato duramente per il raggiungimento di questo obiettivo, rimboccandosi le maniche e facendo in modo che si potesse arrivare a restituire al quartiere un servizio che è indispensabile per tutta la città. Recuperare questo immobile, ormai dismesso da tempo, per un fine di tale utilità sociale è stato un importante traguardo”
Fa poi seguito il pensiero di un Don Vittorio commosso, che prima della benezione della sede si esprime su quella comunità di quartiere che lui conosce benissimo. “Vi benedico tutti – dice – ma, in fondo, siete voi tutti che avete benedetto noi e le nostre speranze. Questa era una scuola bellissima e il mio desiderio era esattamente che si rendesse efficiente un istituto dismesso, affinché i cittadini che qui sono nati e cresciuti potessero sentirsi ancora a casa loro”. Già perché dove c’è unione, dove c’è rispetto e solidarietà, dove c’è calore in fondo ci si può sentire davvero come a casa. A testimoninanza di ciò, la lettera affidata al sindaco e scritta da una signora del quartiere, Filomena, viene letta al micorfono da uno dei volontari per raccontare la gioia per la nuova sede del ‘Terzo Spazio’, a nome di tutte le famiglie residenti nello storico quartiere popolare. “Egregio Sindaco – recita la missiva – non trovo le parole per ringraziare lei e tutta l’amministrazione di questa città per l’impegno e l’iniziativa. Noi del quartiere siamo felici di vedere nuovamente questo edificio aperto. Chiedo scusa per la grafia e gli errori. Buon lavoro, Filomena”.
Ai volontari che si apprestano ad ‘abitare’ la struttura sono poi andati gli auguri di buon lavoro, un lavoro che se compiuto nel nome di interessi comuni non potrà che essere all’altezza delle aspettative di tutta la cittadinanza.
C.S