La mia storia di dislessico felice: Francesco Riva inaugura la due giorni sul tema per dire che sono “le differenze a renderci unici”

Hanno avvicinato le loro sedie per vederlo e sentirlo meglio. Si sono sciolti in risate, ma hanno saputo mantenere quel silenzio rigoroso che accompagna sempre una riflessione. E quando quella parola ha iniziato a non fare più paura, qualcuno ha alzato addirittura la mano per dire, senza inibizioni  e senza imbarazzo: “anche io sono dislessico”.

Carica di emozioni e significati la mattinata trascorsa con Francesco Riva nella scuola ‘Colozza’, che ha solo inaugurato la due giorni sul tema della dislessia promossa, in occasione della Settimana Nazionale della Dislessia, dal Comune di Campobasso, assessorato alla Cultura e alle Pari Opportunità e assessorato allo Sport, e curata dall’Associazione Culturale ‘Campobasso Live’ e dal Centro per l’Apprendimento ‘Il Gemello di Einstein’.

A introdurre l’attore le parole degli assessori Emma de Capoa e Maria Rubino, nonchè il saluto della dirigente scolastica, Angelica Tirone.

Le esponenti dell’esecutivo hanno sottolineato l’importanza di poter affrontare la tematica con gli studenti. “Parlare di dislessia per e con gli studenti – le parole della de Capoaper dire loro che la diversità è ricchezza, ma anche e soprattutto per comprendere meglio le difficoltà dei Dsa, il loro modo di apprendere che è sì differente, ma non per questo meno creativo”.

È stata l’assessore Rubino a voler evidenziare come Campobasso sia stata la prima città in cui questo pomeriggio sarà presentato il volume di Riva dal titolo ‘Il pesce che scese dall’albero’, uscito lo scorso 12 settembre, dopo che l’attore ha presentato il suo spettacolo tra le maggiori città italiane. Sempre la Rubino ha voluto, poi, ricordare i nomi di alcuni sportivi dislessici, come ad esempio Magic Johnson, considerato uno dei più grandi giocatori della storia della pallacanestro. “In questi due giorni avremo anche modo di capire come – ha detto– lo sport possa aiutare questi ragazzi a trovare quella giusta serenità necessaria a raggiungere importanti traguardi”.

Una volta rimasto ‘solo’ sulla scena, Riva ha saputo coinvolgere i ragazzi, creando con loro una sintonia speciale. In estremo silenzio i ragazzi hanno così ascoltato la storia autobiografica dell’attore che a sette anni, dopo suo fratello e prima di sua mamma, ha scoperto di essere dislessico.

Quando ne sono venuto a conoscenza ho pensato che finalmente avevo una risposta alla mia domanda. Non ero assolutamente ‘stupido’ come qualcuno mi definiva, avevo solo bisogno di altri struementi”, ha detto il giovane attore alla platea, non mancando di aprire una prentesi importante anche sul fenomeno del bullismo. “Anche a me è successo, – ha raccontato –  i miei compagni mi deridevano, ma se c’è una cosa che ho capito crescendo, è che sono i bulli a non essere persone forti”.

Poi nelle parole di Riva il suo sogno realizzato, quello di diventare attore. Un traguardo raggiunto con studio e impegno, ma anche con la consapevolezza che esiste uno spazio  in cui ognuno può eccellere. “Io l’ho fatto grazie al teatro, ma ognuno di voi lo può fare in qualsiasi altro settore. Capite qual è l’ambito in cui siete bravi,ha detto Riva agli studenti  – quali sono le cose che più vi piace fare e quelle con le quali vi divertite. È quello il terreno in cui far crescere il vostro albero. Non ci sono alberi uguali agli altri, ma tutti insieme, ognuno con la propria peculiarità è interprete della bellezza della natura”.

E poi una domanda a bruciapelo. “Sapete cosa hanno in comune Albert Einstein, Leonardo Da Vinci, Tom Cruise?”, ha chiesto Riva agli studenti citando nomi di ‘dislessici famosi’.

Un incontro coinvolgente e formativo per i piccoli allievi della scuola secondaria di primo grado che hanno, così, approfittato dell’occasione per fare domande tanto personali, quanto esplicative del messaggio che l’attore ha lasciato loro.

Come ti sei sentito quando hai scoperto di essere dislessico? Come reagivi quando i tuoi compagni ti prendevano in giro? Sono state solo alcune dei quesiti ai quali i ragazzi hanno chiesto a Riva di rispondere.

Un confronto coinvolgente, ma anche un ottimo stimolo di crescita per gli studenti. Quella crescita e quella formazione che deve avvenire senza tabù e preconcetti. Quella formazione che deve essere in grado di contemplare orizzonti continuamente nuovi e offrire sempre diversi punti di vista, ma soprattutto deve generare il seme della curiosità e della possibilità che ognuno ha di mettersi nei panni dell’altro.

Intanto, a far seguito all’intensa mattinata ci sarà l’incontro in programma per questo pomeriggio, venerdì 6 ottobre alle 18, presso la Sala Consiliare del Comune di Campobasso, nel corso del quale Riva presenterà il volume ‘Il Pesce che scese dall’albero’.

Domani, sabato 7 ottobre alle 19, nell’Auditorium dell’Isituto Igino Petrone, sarà invece la volta dello spettacolo DiSlessiA…Dove Sei Albert?, aperto a tutta la cittadinanza. Incontro che avverrà dopo lo spettacolo che, a partire dalle 10, sempre nell’Auditorium della Petrone andrà in scena per le scuole della città.

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