I ‘Misteri’ illuminano la città di Campobasso. Presentata l’iniziativa per elevare gli Ingegni del Di Zinno a patrimonio dell’umanità

La presentazione dell’iniziativa che dovrebbe far riconoscere i ‘Misteri’ patrimonio dell’Unesco

GIUSEPPE FORMATO

È arrivato il gran giorno della sfilata dei ‘Misteri’: questa mattina, domenica 7 giugno 2015, come avviene ormai da decenni le strade del centro di Campobasso saranno inondate da migliaia di cittadini e turisti, che accompagneranno gli Ingegni del Di Zinno, al quale in settimana è stata intitolata una strada del capoluogo, e tutti coloro che fanno parte della carovana: i protagonisti sospesi nel vuoto, i portatori e chi contribuisce affinché possa andare in scena quello spettacolo che tutto il mondo invidia alla città di Campobasso.

I ‘Misteri’ potrebbero diventare tra qualche anno patrimonio dell’Unesco: ci sono già stati negli anni passati altri tentativi, ma questa volta potrebbe essere quella buona, perché è stata trovata la sintesi tra le istituzioni del territorio molisano e le associazioni collegate alla sfilata.

L’iniziativa dell’iter che dovrebbe concludersi con l’importante riconoscimento internazionale è stata presentata nella Sala consiliare di Palazzo San Giorgio.

“I tempi affinché si arrivi all’obiettivo non dipendono da noi – ha precisato il sindaco Antonio Battistama da Roma. L’alleanza tra le varie istituzioni, il coinvolgimento dell’Unimol e della Curia, sicuramente, ci fanno guardare con ottimismo all’iter. Credo che occorrano almeno un paio di anni, affinché ci possa essere per gli Ingegni del Di Zinno questo importante riconoscimento, che significherebbe tanto per il Molise in termini di cultura, storia e turismo. Stiamo lavorando già da alcuni mesi a questo importante obiettivo”.

Presenti alla conferenza stampa anche il senatore Roberto Ruta e il deputato Laura Venittelli. Il politico di Termoli ha spiegato come, “nelle lettere di manifestazione di intenti per il riconoscimento dei ‘Misteri’ quale patrimonio immateriale dell’Unesco, la città di Campobasso abbia associato alla sua festa anche quella che si tiene in alcune località della Spagna, del Portogallo e dei Paesi Bassi, dove il Corpus Domini è solennizzato in maniera similare al capoluogo molisano”.

Per il senatore campobassano “la domenica del Corpus Domini è vissuta a Campobasso con una particolare emozione. Quando ascoltiamo la musica che accompagna gli Ingegni del Di Zinno inizia la suggestione emotiva. A Campobasso due sono i momenti dell’anno durante i quali la comunità partecipa con trepidazione: la processione del venerdì Santo e il Corpus Domini. Due musiche differenti: una che rievoca il dolore, l’altra che esprime la gioia collettiva. Portare all’attenzione internazionale questa manifestazione significherà avere un risvolto importante per tutta la regione. I turisti restano incantati dai ‘Misteri’, dalla magia delle persone sospese in aria. L’atmosfera della domenica di Corpus Domini resta sempre uno straordinario mistero, anche per i campobassani che sono abituati a vederli”.

Lapidario l’intervento del consigliere regionale, delegato alla Cultura, Nico Ioffredi, per il quale “il lavoro di tutte le amministrazioni favorirà l’obiettivo comune, che porterà benefici a tutto il territorio”; mentre, il Presidente della Provincia di Campobasso, Rosario De Matteis, ha ricordato come già da quando ricopriva l’incarico di assessore regionale alla Cultura e al Turismo nacque questa idea, che fu portata avanti insieme all’allora esponente di Palazzo San Giorgio, Sandro Arco, oggi direttore generale della Fondazione Molise Cultura.

Tra i promotori dell’importante iniziativa l’assessore alla Cultura del Comune di Campobasso, Emma de Capoa, la quale ha chiuso il momento di presentazione: “Dobbiamo essere orgogliosi di poter vantare una simile tradizione. È compito nostro approfondire la conoscenza, divulgando l’importante di questa festa per il Molise intero. Sarà un percorso lungo ed entusiasmante quello del riconoscimento dei ‘Misteri’ quale patrimonio immateriale dell’Unesco, ma io sono convinta che la sinergia istituzionale darà all’iniziativa quella rilevanza che merita. A beneficiarne saremo tutti noi molisani”.

Attendendo il riconoscimento internazionale, oggi, domenica 7 giugno 2015, la città di Campobasso offrirà per l’ennesima volta questo invidiabile spettacolo.

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