Nel 2013 aveva fatto parlare di sé in quanto paladino del verde pubblico. All’epoca Palazzo San Giorgio era amministrato dal Gino Di Bartolomeo e lui alla polemica nata attorno alla questione della gestione della aiuole aveva risposto vestendo i panni di Mister Green. Con una tuta verde e una maschera in volto, e tra il clamore popolare si aggirava in Piazza Municipio, per risistemare le fioriere. Oggi Sergio Micatrotta, alias Jack Mendoza o Mister Populista come lui stesso si definisce, 32enne del capoluogo, torna nuovamente alla ribalta scrivendo una lettera indirizzata all’attuale primo cittadino del capoluogo, Antonio Battista.
Motivo della missiva questa volta è il mercato coperto: quello che un tempo era il cuore pulsante della città e di cui, invece, le nuove generazioni ne ignorano perfino l’esistenza, Sergio spera possa un giorno tornare a nuova vita. All’augurio che ciò possa un giorno accadere il 32enne affianca un progetto concreto che dice presto arriverà nelle mani del sindaco. Si tratta, fa sapere il giovane, di “un piano di riqualificazione” promosso da un comitato cittadino. “Un progetto –sostiene – diverso da quelli precedenti in cui venivano chiesti solo fondi al Comune”. Sergio sembra, dunque, mettere al bando la parola assistenzialismo, così anche la parola “esilio”, quella che per il ragazzo coincide con l’emigrazione alla quale tanti giovani di oggi sono costretti. Insomma, una logica alla quale il ragazzo non ha nessuna intenzione di piegarsi, almeno non prima di aver provato a fare qualcosa di buono per la propria città. Ecco così che il 32enne racconta il modo in cui intende strutturare tale iniziativa. Il mercato coperto ha bisogno di alcuni lavori per essere rimesso a nuovo e tornare ad essere vivibile per i cittadini, ma per questo non ci sarà bisogno di soldi pubblici. Saranno gli artigiani e gli agricoltori del comitato, al quale il Comune affiderà la gestione almeno quinquennale della struttura, a sobbarcarsi di ciò. “Gli stessi lavoratori del mercato – scrive Sergio – si impegneranno, attraverso i propri profitti, alla ristrutturazione e alla pubblicità del sito, senza che ci siano cariche di gestione”. In questo modo, chiosa “si avrebbero immediatamente almeno trenta posti di lavoro in un anno, per altrettanti giovani disoccupati”.
A seguito della possibile soluzione anche l’analisi del problema. Per Sergio, infatti, quella struttura versa in tali condizioni perché “sono state le medesime istituzioni ad abbandonarla, prima ancora dei clienti. Questo perché, – sottolinea – non essendoci più negozi, il cittadino non ha motivo di recarsi li. L’errore commesso da parte dell’amministrazione – analizza inoltre – è quello di aver bloccato le licenze per l’affitto di un box e sappiamo tutti che se un domani ci fosse un bando nessuno parteciperebbe, in quanto lo stabile è in un grande stato di degrado”.
La missiva termina poi con una promessa dal sapore di avvertimento quando il 32enne dopo aver auspicato un confronto con l’amministrazione e dopo aver detto di essere pronto a mettere in campo tutta la propria determinazione scrive “sarà lei, sindaco Battista, la prima persona a ricevere la documentazione del progetto da discutere in consiglio, come la Legge dello Stato prevede, ma nel caso contrario ci saranno delle battaglie molto forti, come la Legge del Popolo prevede”.
fab.abb