ANDREA VERTOLO
Si sposta dal centro alla periferia, precisamente al quartiere Cep del capoluogo, la manifestazione culturale ‘Vivi la tua città’ in programma per i prossimi 30 aprile e primo maggio a Campobasso. L’iniziativa è stata presentata questa mattina, lunedì 27 aprile, nella sala consiliare di Palazzo San Giorgio dal primo cittadino Antonio Battista, da Luigi Zappone presidente di Confimpresa e da Don Vittorio, parroco della chiesa di San Giuseppe.
Tutto pronto, dunque, al Cep per ospitare una serie di iniziative di carattere culturale, musicale e gastronomico, promosse per celebrare non solo la festa del lavoro, ma anche il Patrono della Parrocchia di San Giuseppe Artigiano, Santo che in tutto il mondo rappresenta per i fedeli proprio il lavoro in tutte le sue forme.
Varie saranno le iniziative collaterali ai canonici festeggiamenti previsti in onore del Santo. Nella giornata del 30, infatti, saranno coinvolti gli Istituti Comprensivi di Campobasso che hanno aderito all’iniziativa. Nell’area adiacente il centro polifunzionale di Via Gramsci e fino alla chiesa saranno previsti degli stand che ospiteranno i laboratori scolastici e uno spazio a disposizione delle scuole che fungerà da punto informativo. La manifestazione ospiterà, inoltre, la F.I.M. – Federazione Italiana Macellai che proporrà la degustazione del “boccon divino”, ovvero l’abatina.
In serata si darà spazio anche alla musica con lo spettacolo folkloristico curato dal Gruppo Polifonico Monforte, successivamente sarà poi la volta del ‘Drummer trio -Beup’ in concerto, per un incontro tra corpo e anima legati insieme in un sound soul-blues.
Il sindaco Battista a riguardo di tale iniziativa si è voluto soffermare sulla volontà dell’amministrazione di fare sistema sul tema del lavoro. “Questa serie di eventi – le parole del primo cittadino del capoluogo – interesseranno i giovani, che sono il futuro di questa terra e proprio il coinvolgimento delle scuole fa da sigillo a tutto questo”.
Soddisfatto anche Zappone di Confimpresa che, sull’iniziativa, ha proseguito: “come associazione siamo sempre sensibili a tali manifestazioni, perché il primo approccio al lavoro è dato proprio dalla scuola”.
La conferenza stampa di presentazione si è poi conclusa con le parole di don Vittorio che, ha poi voluto sottolineare l’importanza sociale del cartellone in programma. “La festa religiosa – ha detto il parroco – è innanzitutto una festa della comunità. Tale evento non è in contrapposizione alla festa delle piazze organizzate dai sindacati, ma si propone per dare ad essa completezza e unità”.