È entrata in vigore, dopo un lungo iter parlamentare, la legge 28 dicembre 2015, numero 221 sulla Green Economy: oltre alle multe per chi lascia a terra, sulla spiaggia o in mare mozziconi di sigaretta, chewing-gum o scontrini, sono previste disposizioni relative al recupero e al riciclo di materie che da rifiuti potrebbero trasformarsi in risorse, la riduzione dei rifiuti e le agevolazioni sulle tasse per i Comuni virtuosi, nonché lo stanziamento di 35 milioni di euro per incentivare la mobilità sostenibile.
In particolare, l’articolo 40 della detta Legge – che si riferisce ai rifiuti di prodotti da fumo e rifiuti di piccole dimensioni come scontrini, gomme da masticare, fazzoletti di carta – prevede una serie di comportamenti e sanzioni per sensibilizzare i cittadini su un problema che è stato finora ingiustamente trascurato, cioè su quanto siano inquinanti e pericolosi per l’ambiente e la salute i mozziconi di sigarette abbandonati a terra, sulle spiagge o in mare da circa 1,5 miliardi di fumatori nel mondo. Il loro potenziale inquinante, secondo i più recenti studi, sarebbe addirittura simile a quello dei rifiuti industriali.
“Ben vengano – le parole dell’assessore alla Sanità cittadina, Emma de Capoa – le multe previste per i trasgressori e interessante anche il fatto che il 50% dei proventi delle sanzioni confluirà in un fondo che il provvedimento approvato istituisce presso il ministero dell’Ambiente, mentre il restante 50% sarà destinato ai Comuni e servirà per finanziare le campagne di informazione e l’installazione degli appositi contenitori”.
“La città di Campobasso – ha proseguito l’assessore de Capoa – si attiverà presto per far sì che il comune possa diventare virtuoso sotto questo profilo. Il capoluogo molisano, come del resto tutte le città italiane, potranno, se non recuperare quanto non è stato fatto nel corso degli anni passati, quanto meno accelerare e allinearsi alla normativa europea, evoluta e punto di riferimento per chi, imprenditori, cittadini e istituzioni, scommettono sullo sviluppo dei territori”.
“Considero – prosegue l’assessore comunale de Capoa – un’autentica vittoria, inoltre, quanto stabilito nell’articolo 77 delle legge numero 221/2015 che prevede il divieto di pignoramento degli animali di affezione o da compagnia tenuti presso la casa del debitore”.
fab.abb.