Il 19 marzo è una data memorabile per il Molise. Ventidue anni fa, il 19 marzo 1995, fu posta la prima pietra di quello che sarebbe diventato il Centro di Ricerche e Formazione ad Alta Tecnologia nelle Scienze Biomediche. In quell’occasione Papa Giovanni Paolo II giunse sulla collina per benedire la prima pietra del Centro.
Undici anni dopo, il 24 giugno 2006 il Centro venne solennemente intitolato al nome del Pontefice, così vicino e affettuosamente legato all’Università Cattolica e al Policlinico “A. Gemelli”, e a lui è stato per sempre dedicato.
È doveroso riportare ai nostri cuori il messaggio di auspicio e incoraggiamento che Papa Wojtyla rivolse ventidue anni fa: “Il Centro che qui sta per sorgere sarà […] in grado di offrire un’assistenza di elevata qualità scientifica e tecnologica, alla quale – ne siamo certi – non mancherà l’indispensabile “anima” capace di fare di una struttura altamente specializzata un’autentica casa di cura e di formazione sanitaria a dimensione umana”.
La sperimentazione clinica e strumentale che si realizza è continuamente rafforzata e valorizzata dalla stretta e costante sinergia con la Facoltà di Medicina e Chirurgia e con il Policlinico “Agostino Gemelli”.
La struttura ha all’attivo circa 100 mila ricoveri, circa 5 milioni di prestazioni ambulatoriali, vanta un migliaio di pubblicazioni scientifiche e un centinaio di progetti di ricerca.