Il giovane fotoreporter Matthias Canapini è stato a Campobasso. Lui che da quando aveva 19 anni gira i luoghi colpiti dalla guerra per raccontare l’impatto che il conflitto ha sulle persone, insieme ai ragazzi dell’Associazione Malatesta ha fatto tappa in via Marche, il quartiere del capoluogo dove, sulle facciate dei palazzi, sono ospitati enormi murales. Vere e proprie opere d’arte di artisti come Blu e Refer.
L’esplosione dei colori sui luoghi grigi della periferia è avvenuta grazie al progetto Draw the Line, il festival di street art che dal 2011 ha riqualificato diversi scorci della città. Un’iniziativa che ieri, martedì22 agosto, anche il fotoreporter finito sulle pagine del millionaire ha avuto modo di apprezzare.
“Incontrare gli amici dell’associazione Malatesta, – le parole di Canapini – è come cogliere un fiore in un mare di cemento. L’arte che scardina vincoli e muri e torna comunità e condivisione. L’impegno e la passione di questi grandi campobassani è la speranza di un mondo nuovo. Una piccola utopia che corre di muro in muro, restituendo colori e stupore agli spazi urbani dimenticati. Qui la rivoluzione è la punta di un pennello”.
Di scuro le iniziative dell’associazione Malatesta sono state un ‘rovesciamento’ colorato di una città che ha la necessità di sdoganarsi da alcuni luoghi comuni e ha provato a farlo accogliendo un’arte collettiva e non convenzionale, capace di restituire dignità a un intero quartiere che ora, anche l’obiettivo attento del fotoreporter Matthias Canapini, siamo certi abbia saputo cogliere.
lc