Caro energia e inflazione, a Natale città al buio per aiutare chi non ce la fa: la proposta di Tramontano (Lega) all’amministrazione Gravina

Dopo due anni di pandemia il Natale in arrivo sarebbe porbabilmente dovuto essere più sereno. Non sarà putroppo così per i cittadini alla prese con il caro vita e con il costo dell’energia alle stelle. Gli effetti della guerra in Ucraina che si ripercuotono sulle bollette salatissime e sull’aumento della povertà energetica che si somma alle altre.

Sarà quasi certamente questo il panorama delle prossime festività natalizie, per le quali arrivano già i primi appelli all’amministrazione comunale di Campobasso per destinare le somme tradizionalmente spese per le luminarie a tutti coloro che ne hanno bisogno.

La richiesta arriva dall’esponente di Palazzo San Giorgio, Alberto Tramontano, che invita la maggioranza 5 Stelle “a considerare la drammaticità del tempo presente e a non spendere decine e decine di migliaia di euro per le luminarie”.

“Il caro energia e l’inflazione galoppante – dice il capogruppo della Lega in Aula – non consentono di sperperare denaro pubblico. Le attività produttive stanno facendo il conto con l’aumento insostenibile del costo della materia energia e le famiglie hanno visto diminuire negli ultimi mesi il proprio potere d’acquisto a causa di un’inflazione a livelli altissimi. E allora per quest’anno diciamo NO alle luminarie natalizie: i soldi risparmiati destiniamoli alle famiglie e alle imprese in difficoltà. Una scelta simbolica e concreta al tempo stesso, – conclude Tramontano – che  potrebbe anche rappresentare l’occasione per riscoprire il senso autentico del Natale di Gesù”.

Un appello accurato a cui spetterà ora all’amministrazione Gravina dedicere di ascoltarlo o meno, anche se a Palazzo San Giorgio l’esecutivo era già a lavoro per il bando per l’affidamento del servizio.

La cifra che sarebbe stata messa in palio simile a quella degli scorsi anni e si aggirerebbe intorno ai 65mila euro.

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