Campobasso, austerity per la Festa della Repubblica. Prima uscita in fascia tricolore per il neo sindaco Battista
Giuseppe Formato
Era il 2 giugno 1946 quando, dopo la seconda guerra mondiale, l’Italia fu chiamata a scegliere attraverso un referendum la forma di Stato. Ai seggi andarono anche le donne che per la prima volta esprimevano la propria preferenza per una consultazione politica nazionale. In quella stessa data il popolo Italiano elesse anche i membri dell’Assemblea Costituente, chiamata a redigere la nuova carta costituzionale.
A 68 anni da quella data la Festa della Repubblica continua a essere celebrata, seppur all’insegna dell’austerity per il periodo di congiuntura economica che il paese sta vivendo. Cerimonia sobria dunque anche a Campobasso, dove dopo la consegna delle medaglie d’onore concesse dal Capo dello Stato ai militari e civili deportati o internati nel lager nazisti, si è tenuta in piazza della Vittoria la celebrazione durante la quale il Prefetto, Francescopaolo Di Menna, ha letto il messaggio del Presidente Napolitano e deposto una corona d’alloro ai caduti.
Presenti alla manifestazione autorità civili e militari, compreso il neo eletto primo cittadino di Campobasso, Antonio Battista, alla sua prima uscita formale con la fascia tricolore.
In occasione del 2 giugno, il governatore Frattura, nel suo messaggio di auguri si è detto vicino al sentimento del Presidente Napolitano che celebra la Festa della Repubblica di quest’anno “con animo più fiducioso”. “Finalmente – ha rimarcato Frattura riferendosi alle ultime consultazioni elettorali – lo siamo tutti, cittadini, politica, partiti e Istituzioni, più fiduciosi. Lo siamo perché è prevalsa la volontà collettiva di essere protagonisti della ricostruzione e dell’innovazione del Paese, a cominciare dalle piccole cose. La fiducia dei cittadini l’abbiamo sentita ovunque, forte e concreta, anche nel nostro Molise”.
“In un momento difficile e delicato – invece le parole del Presidente del Consiglio regionale, Vincenzo Niro – celebrare quella storica data non ha solo un significato istituzionale, ma ci impegna a recuperare il senso di appartenenza e di corresponsabilità con cui sono state gettate le basi della democrazia e si è contribuito a far ripartire il Paese. Il mio augurio è pertanto – ha concluso Niro – che questo giorno possa rafforzare, in ciascuno di noi, il senso di solidarietà e di attaccamento alla nostra Nazione”.
La fotogallery di Fabio Del Balso (in caso di riproduzione citare la fonte)