Striscioni con messaggi forti e chiari sono comparsi nelle città di Campobasso, Isernia e Termoli: “Basta tagli e accorpamenti, Socializzazione scolastica ora!” e “Basta scuola-azienda!”. Sono firmati dal Blocco Studentesco, che si oppone con decisione alla soppressione delle autonomie di quattro istituti nella provincia di Campobasso e due in quella di Isernia.
In una nota, il Blocco Studentesco ha definito “inaccettabile” la decisione di applicare criteri esclusivamente economici alla gestione di un’istituzione fondamentale come la scuola pubblica, specialmente in un contesto fragile come quello molisano.
Secondo il Blocco Studentesco, la logica del risparmio, che tratta la scuola come un’azienda da gestire solo in termini di profitto e perdita, è miope e dannosa. “Contro la cieca politica del ‘risparmio’ – si legge nella nota – rilanciamo con forza il progetto della ‘Socializzazione Scolastica’. Vogliamo fare della scuola il centro pulsante della vita del territorio”.
Il movimento sottolinea l’importanza di una scuola che non sia solo un luogo di formazione culturale, ma anche un punto di riferimento per la crescita personale, sociale e spirituale degli studenti. “È necessario rafforzare il ruolo della rappresentanza studentesca,” si legge nel comunicato, “poiché la scuola deve essere uno spazio in cui lo studente trova il proprio ruolo di crescita e formazione, andando oltre i semplici numeri economici”.
L’accorpamento degli istituti scolastici molisani non è solo un problema di numeri, secondo il Blocco Studentesco, ma rappresenta un ulteriore colpo per una regione che già affronta sfide economiche e sociali rilevanti. La scuola, invece di essere ridotta all’osso, dovrebbe diventare un pilastro per la rinascita del territorio.
Con questa protesta, il Blocco Studentesco lancia un chiaro messaggio alle istituzioni: il futuro della scuola non può essere sacrificato sull’altare del bilancio.